Pernigotti, la produzione resta a Novi Ligure: no a esuberi

Piemonte
Foto di archivio (ANSA)

Lo rendono noto fonti del Mise. L’intesa, aggiungono, "è frutto di mesi di lavoro sinergico del ministro Di Maio". L'imprenditore Giordano Emendatori: "Ipotesi di un nuovo stabilimento a Novi"

E' stato raggiunto l'accordo per la reindustrializzazione dello stabilimento Pernigotti di Novi Ligure, "che garantirà la continuità operativa del sito e la salvaguardia di tutti i lavoratori". Lo comunica il Mise in una nota diffusa al termine del tavolo odierno presieduto dal ministro Luigi Di Maio, a cui hanno partecipato i rappresentanti delle aziende coinvolte, l'advisor Sernet, i sindacati e gli enti locali.

L'imprenditore Emendatori: "Possibile nuovo stabilimento a Novi"

Per il futuro della Pernigotti "con noi, la Spes e una società finanziaria dello Stato (che potrebbe essere Invitalia), il Mise sta cercando di creare una società a tre (newco) anche con l'obiettivo di costruire un nuovo stabilimento a Novi". Lo dice l'imprenditore Giordano Emendatori, che ha siglato l'accordo per la cessione del marchio 'Maestri Gelatieri'. "E' tutto nello stato delle ipotesi, ma se si verificano determinate condizioni, come l'intervento dello Stato, siamo disponibili a considerare l'obiettivo della costruzione di un nuovo stabilimento fra 3-5 anni", prosegue Emendatori.
La newco su Pernigotti "potrebbe nascere a prescindere dalla costruzione di un nuovo stabilimento, per far funzionare la produzione in quello vecchio - ha continuato Emendatori -. Noi, comunque, abbiamo firmato un contratto per 4 anni, ma vogliamo portare la produzione avanti anche per 20 anni. In un modo o nell'altro andremo avanti, ma ora facciamo un passo alla volta". Emendatori non è nuovo nel settore dolciario: "avevo un'azienda di prodotti per gelati con 300 dipendenti che ho venduto 5 anni fa a un fondo di investimento - racconta -. Sono uscito dal settore perché ho venduto l'azienda e non avevo più intenzione di rientraci". Quando però ha sentito parlare della questione Pernigotti ha cambiato idea: "perché si tratta di un marchio bellissimo e importantissimo per il settore degli ingredienti per gelato e della pasticceria, ma anche presso il consumatore". Tutta l'operazione "è durata circa sette mesi" e la trattativa "si è svolta tra noi e la proprietà turca, i politici hanno fatto poco e niente, adesso si sono inseriti e vediamo cosa succederà", conclude Emendatori aggiungendo che da ottobre partirà la sua nuova produzione. 

Di Maio: "Crisi risolta in tempi record"

La crisi di Pernigotti "è nata sotto questo governo ed è stata risolta in tempi record". A dirlo è il ministro dello Sviluppo economico, Luigi DI Maio. "Non ci saranno esuberi e, come ho sempre detto, chi lavora per un marchio e lo rende grande nel mondo non può essere licenziato", ha aggiunto il vicepremier. I dipendenti dello stabilimento di Novi Ligure "continueranno a lavorare tutti, sia per la Pernigotti che per altri marchi, così possono aumentare anche i posti di lavoro". Ogni giorno, ha concluso Di Maio, "in questi ministeri ci svegliamo e cerchiamo di risolvere un problema alla volta".

Fai-Cisl: "Fatto primo passo"

L'incontro "ha finalmente permesso di avviare il giusto percorso per il salvataggio industriale dello stabilimento di Novi Ligure, per i quali le lavoratrici e i lavoratori hanno lottato per quasi un anno: abbiamo toccato con mano ipotesi concrete e soluzioni utili per dare prospettive all'occupazione". Così in una nota il segretario nazionale della Fai Cisl Roberto Benaglia e il segretario della Fai Cisl Alessandria-Asti Enzo Medicina. "La produzione resterà a Novi Ligure. Oggi non si può ancora dire che la Pernigotti sia salva, ma certamente è stato compiuto il primo passo per andare nella direzione dell'occupazione di tutti gli addetti sul territorio, e a breve ci saranno incontri di sito e al Mise per gestire questi passaggi delicati", continua la nota aggiungendo che la richiesta del sindacato di non delocalizzare all'estero ma di reindustrializzare il sito "ha trovato risposte concrete, che dovremo approfondire nei prossimi incontri locali".

Siglati altri due accordi

Nel corso della riunione sono stati presentati gli accordi siglati tra le parti "che costruiscono i presupposti del piano industriale per il mantenimento delle produzioni a Novi Ligure e la salvaguardia dei dipendenti. Frutto del lavoro portato avanti in questi mesi in modo sinergico dall'advisor e dal Ministero, che ha permesso l'individuazione di due nuovi investitori", prosegue la nota del Mise. Si tratta della cooperativa torinese Spes, "che rileverà il ramo d'azienda che produce il cioccolato e il torrone, e dell'imprenditore Giordano Emendatori, che rileverà, invece, il ramo relativo ai preparati per i gelati". L'accordo è stato raggiunto "a meno di un anno di distanza dall'annuncio da parte della proprietà turca Toksoz di voler fermare le attività del sito piemontese, mettendo a rischio il futuro dei lavoratori", fa notare il Mise aggiungendo che il ministro Di Maio "è subito intervenuto per far fronte all'emergenza, incontrando sia la proprietà che i lavoratori per lavorare all'individuazione di una soluzione della crisi".

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