Fermare la Torino-Lione "tocca a noi", dicono gli attivisti, che annunciano un corteo verso il cantiere di Chiomonte per sabato prossimo. La sindaca di Torino, Chiara Appendino, sulla decisione di Conte: "Spero che il Movimento 5 Stelle sia coerente in Parlamento"
Il premier Conte "dimostra di non conoscere la determinazione del movimento No Tav": con queste parole, contenute in un messaggio circolato oggi, mercoledì 24 luglio, sui siti web vicini al movimento, i No Tav commentano la decisione del premier, che ieri sera ha dato il via libera alla realizzazione dell'opera. Nel testo, diffuso dai No Tav, si legge anche che il presidente del Consiglio "sa che la Torino-Lyon non serve a nulla", "sa che si creerà un problema di ordine pubblico", "ha ben chiaro" che "perderà tanti voti e rispetto politico" ma "non conosce la determinazione del movimento No Tav".
Il corteo
Attraverso un comunicato ufficiale, gli attivisti della Valle di Susa hanno annunciato un corteo che si terrà sabato prossimo, 27 luglio, durante il quale migliaia di partecipanti marceranno verso il cantiere di Chiomonte. "Dimostreremo fin da subito la nostra vitalità", sottolineano i No Tav, che aggiungono: "La manfrina di questi mesi giunge alla parola fine", il governo ha "gettato anche l'ultima maschera allineandosi a tutti quelli precedenti". Fermare la Torino-Lione "tocca a noi", asseriscono gli attivisti.
L'ex sindaco di Venaus: "Questa è istigazione alla violenza"
La situazione ha generato l’apprensione dell’ex sindaco del paese valsusino di Venaus, Nilo Durbiano, che sottolinea: "Qui in Val di Susa si respira, nella migliore delle ipotesi, aria di delusione. Questi stanno scherzando col fuoco. Io ho paura della violenza, ma questa è istigazione alla violenza". Durbiano, No Tav, era stato promotore nei mesi scorsi della proposta di una mini-Tav. "Credo che il M5s abbia deciso di scrivere il proprio testamento politico - aggiunge -. La loro avventura è conclusa. Il Governo e il ministro Salvini non si rendono conto del disastro sociale che questa scelta comporterà".
L'appello del senatore Nicola Morra
"Noi siamo il M5S e dobbiamo ragionare con la nostra testa. Dapprima sul mandato zero e poi sulla questione Tav a me sembra ci sia un po' di confusione. L'importante sono i valori e non le regole che discendono dai valori. Senza valori siamo privi di identità. Noi siamo nati dicendo che il Tav non si sarebbe dovuto fare. Il Tav in Val di Susa rappresenta una pura follia". Lo sottolinea, in un video su Fb, il senatore M5s Nicola Morra.
Salvini: "No del M5s è contro buonsenso"
Il No del M5S alla Tav è "contro il buonsenso. Che la Tav sia utile la Lega lo dice da sempre. Che costi di più sospenderla che finirla è evidente. Chi rimane contro il Tav non è contro Salvini ma è contro tout court, è contro il buonsenso". Lo dichiara Matteo Salvini fuori da palazzo Chigi. "Non penso che ci sia lo scambio del mercato: la Tav è fondamentale come la pedemontana e altre infrastrutture. Mi auguro che nessuno dica questi sì per rimandare il voto o far piacere a Salvini - prosegue -. A me interessano i fatti: la Tap (Gasdotto Trans-Adriatico) si fa perché l'energia deve costare meno, la Tav si fa perché viaggiare deve costare meno. Ho a cuore il futuro degli operai dell'Ilva e mi rifiuto di pensare alla chiusura degli stabilimenti Ilva. Ho a cuore il fatto che se c'è del petrolio sotto il nostro mare e la nostra terra, si possa estrarre perché ci conviene. A me interessa la sostanza e la sostanza per il momento ci dà ragione quindi avanti così", conclude il ministro, rispondendo a chi gli domanda se un eventuale voto parlamentare del M5s contro la Tav renderebbe necessaria una verifica nel governo.
Appendino: "Sempre stata contraria, spero mia maggioranza vada avanti"
"L'amarezza e la frustrazione sono legittime, spero che il Movimento 5 Stelle sia coerente in Parlamento ma d'altra parte non abbiamo il 51%...", dice invece la sindaca di Torino, Chiara Appendino. "Sono sempre stata contraria alla Tav, ma sin dal primo giorno della mia campagna elettorale ho detto che un sindaco non poteva bloccarla. Il mio auspicio è che la mia maggioranza vada avanti, visto che abbiamo tanti temi importanti - prosegue la sindaca commentando la possibilità che il sì alla Tav abbia conseguenze sulla tenuta della maggioranza pentastellata che amministra Torino -. C'è amarezza anche da parte di molti miei consiglieri, che stanno provando un senso di frustrazione, ma dobbiamo comprendere tutti il nostro ruolo", aggiunge Appendino, che si dice contraria all'ipotesi di un gruppo misto di maggioranza, qualora i consiglieri No Tav scelgano di lasciare il Movimento 5 Stelle. "Non sono a favore della fuoriuscita dei consiglieri per la costituzione di un gruppo misto - spiega -, perché tutta la maggioranza è No Tav". La prima cittadina conclude ribadendo la propria fiducia a Luigi Di Maio che, dice, "è stato chiaro nel post con le sue parole".
Il Comitato francese: "Decisione di Conte di buonsenso"
"Abbiamo ascoltato con attenzione la dichiarazione sulla Tav del premier Giuseppe Conte. E' una eccellente notizia, una decisione di buonsenso - dichiara all'ANSA il delegato generale del Comité Transalpine Lyon-Turin, Stéphane Guggino -. Deploriamo il tempo perso inutilmente visto che Conte ha confermato quello che andiamo dicendo da un anno e che tutti sapevano da tempo: tra l'altro, fermare i lavori sarebbe costato più caro che andare avanti. Ma ci rallegriamo di questo progresso decisivo. Ora vanno unite le energie per recuperare il tempo perso". A questo punto, prosegue Guggino, si chiude "il dibattito istituzionale e politico". Ed è "importante federare tutte le energie per recuperare il tempo perso e garantire al più presto la realizzazione e il successo dell'infrastruttura". La Lione-Torino "resta l'unica soluzione credibile e moderna per garantire un sistema modale massiccio nelle alpi franco-italiane: fa bene all'ambiente e fa bene all'economia", conclude Guggino.