Canelli, documento d'identità bulgaro per lavorare in vigna: arrestato

Piemonte
Foto di archivio (Getty Images)

Chi viene dai paesi che non fanno parte dell'Unione Europea spesso si procura carte d'identità false di paesi UE per poter lavorare nel settore agricolo. Altri 200 casi simili denunciati dalle forze dell'ordine 

Un macedone di 29 anni è stato arrestato per possesso di documenti falsi dai carabinieri di Canelli, in provincia di Asti. L'uomo aveva un documento d'identità bulgaro falso, esibito per poter lavorare in vigna. 

Il fenomeno

Si tratta di un fenomeno diffuso nei territori vitivinicoli di Alba, Bra e Canelli, soprattutto tra i braccianti agricoli macedoni, che si fingono cittadini dell'Unione Europea per spostarsi senza limitazioni e lavorare nel settore agricolo (la Macedonia del Nord non è un membro dell'UE). Lo evidenziano i carabinieri del comando provinciale di Asti, che negli ultimi mesi hanno effettuato mirati servizi di controllo del territorio e arrestato tre persone, due cittadini macedoni e un cittadino albanese.

Le 200 denunce

L'ultima operazione per contrastare il fenomeno, condotta dal nucleo investigativo di Cuneo e della compagnia di Alba, coordinati dalla Procura della Repubblica di Asti, ha permesso di denunciare oltre 200 finti bulgari, tutti macedoni. "Torna l'allarme dei documenti falsi - dicono i carabinieri in una nota - e con l'approssimarsi dell'estate e del lavoro nei campi e nelle vigne il nostro territorio è di nuovo meta di stranieri che, in cerca di un'occupazione, utilizzano documenti falsi per essere facilmente arruolabili nelle cooperative agricole". 

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