Omicidio Stefano Leo, non valido l’arresto di Said per maltrattamenti

Piemonte

E' stata sospesa l'esecuzione della condanna a 18 mesi di reclusione a carico del reo confesso del delitto dei Murazzi. L'ordine di carcerazione è stato ritirato, ma l'uomo resta comunque detenuto per omicidio

E' stata sospesa l'esecuzione della condanna a 18 mesi di reclusione per maltrattamenti sulla moglie pronunciata a carico di Said Mechaquat, presunto assassino di Stefano Leo, 33enne ucciso con una coltellata alla gola il 23 febbraio scorso ai Murazzi a Torino. L'ordine di carcerazione è stato ritirato, ma l'uomo resta comunque detenuto per il delitto.

La condanna per maltrattamenti

Il tribunale ha quindi accolto la richiesta dell'avvocato Basilio Foti contro l'esecuzione della sentenza per maltrattamenti. La Corte d'appello, il 20 giugno 2016, aveva dichiarato inammissibile il ricorso contro la condanna di primo grado, presentato dal precedente difensore di Mechaquat, rendendo la sentenza definitiva. Per effetto di quella decisione, l'uomo avrebbe dovuto essere arrestato. Tuttavia la decisione della Corte era stata inficiata da vizi di procedura.

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