L'accusa è di concorso in tentata estorsione aggravata, ai danni di un imprenditore edile. A finire in manette sono un altro imprenditore e due malviventi, di cui con precedenti per omicidio
A Torino sono state arrestate tre persone, tutte residenti nel capoluogo piemontese, con l'accusa di concorso in tentata estorsione aggravata. Al centro dell'indagine c'è il titolare di un'impresa edile, Cosimo Marziano, 61 anni, che aveva chiesto 100mila euro in aggiunta al pagamento di lavori di restauro effettuati su un immobile di proprietà di una società riconducibile a S., la vittima.
La vicenda
Il 4 luglio 2017 la causa civile che aveva promosso era terminata con esito sfavorevole, così Marziano si era rivolto ad altre due persone per incassare il denaro con metodi brutali. Da quel momento erano iniziate telefonate, minacce, appostamenti, sopralluoghi e richieste di incontri: tutto questo tra il luglio e novembre del 2018. Adesso i tre sono finiti in carcere.
L'imprenditore finito in manette
L'imprenditore arrestato è originario di Guardavalle (Catanzaro) e residente a Torino. L'uomo sosteneva che S. gli doveva 100mila euro come somma aggiuntiva per dei lavori di ristrutturazione che aveva svolto: dopo l'esito sfavorevole della causa civile che aveva promosso, il 4 luglio 2017, si sarebbe rivolto a due complici per incassare il denaro con metodi brutali. Da quel momento erano iniziate telefonate, minacce, appostamenti, sopralluoghi e richieste di incontri, tra il luglio e novembre del 2018: "Se non paghi il tuo debito la prossima volta i soldi potrebbero esserti chiesti da moldavi o albanesi disposti a tutto"
Gli altri due arresti
Fra le persone arrestate figura anche Roberto Loccisano, 53 anni, originario di Gioiosa Ionica (Reggio Calabria) e residente a Borgaretto (Torino), il quale, ricorda il Gip Giulio Corato nell'ordinanza di custodia cautelare, "è gravato da un assai allarmante precedente per omicidio commesso negli anni Ottanta, nonché da ulteriori annotazioni relative a reati assai gravi per quanto risalenti nel tempo". Il delitto, per il quale Loccisano fu processato in Calabria, è quello di Rocco Gerardo Panetta, trovato senza vita nel 1984 in un casolare abbandonato a Ponzo di Gioiosa Ionica. Il terzo arrestato è Cristian Scognamiglio, 43 anni, di Orbassano (Torino).