'Ndrangheta, faida tra clan nel Torinese: al via un nuovo processo

Piemonte
Foto di archivio (Fotogramma)

Nel nuovo processo d'appello, che deve far luce sugli agguati avvenuti tra il '97 e il '98, sono stati chiamati a testimoniare i collaboratori di giustizia Rocco Marando e Domenico Agresta 'junior' 

È cominciato oggi a Torino il nuovo processo d'appello per una faida di 'ndrangheta, che ha fatto contare quattro omicidi, avvenuta nel Torinese alla fine degli anni '90. Al vaglio dei giudici è stato portato l'agguato teso nel giugno 1997 ad Antonio e Antonino Stefanelli e al loro autista, Francesco Mancuso, i loro corpi non sono mai stati trovati, e quello successivo, del 30 gennaio 1998, a Roberto Romeo.

La faida

Il processo è tornato in appello dopo l'annullamento da parte della Cassazione, della precedente sentenza di secondo grado. I giudici, nella giornata di venerdì 12 aprile, hanno ordinato l'interrogatorio di tre testimoni, fra cui i pentiti Rocco Marando e Domenico Agresta 'junior'. La faida, secondo la ricostruzione degli inquirenti, affonda le radici nella rivalità tra due famiglie coinvolte nel traffico degli stupefacenti. Gli imputati sono cinque: Santo Giuseppe Aligi, Rosario Marando, Gaetano Napoli e Natale Trimboli rispondono dell'omicidio degli Stefanelli e di Mancuso, mentre Antonio Spagnolo è accusato del delitto Romeo.

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