Piazza San Carlo di Torino, 'banda dello spray': PM chiede condanne a 14 anni

Piemonte
Foto di archivio (ANSA)

Gli imputati a processo con rito abbreviato sono quattro giovani italiani di origini marocchine. Sono accusati di omicidio preterintenzionale, rapina aggravata e lesioni 

Quattordici anni di reclusione. È quanto ha chiesto la Procura di Torino, nel corso del processo con rito abbreviato a carico di quattro dei giovanissimi componenti della cosiddetta ‘banda dello spray’, accusata di aver scatenato il panico in Piazza San Carlo, la sera del 3 giugno 2017, a scopo di rapina, durante la proiezione della finale di Champions League. Gli imputati italiani di origini marocchine sono accusati di rapina aggravata, lesioni e omicidio preterintenzionale, per i casi di Erika Pioletti e Marisa Amato, le due donne decedute per le ferite riportate quella sera. I PM Roberto Sparagna e Paolo Scafi hanno calcolato la pena in 14 anni e 20 giorni per tre imputati e in 14 anni e otto giorni per il quarto, che a differenza degli altri non risulta avere commesso un paio di furti.

PM: "Ogni ferito vale un giorno di carcere"

Un giorno di carcere per ciascun ferito, cinque giorni per ognuna delle persone molestate con lo spray al peperoncino: anche questo calcolo ha contribuito alla quantificazione delle condanne proposte oggi dalla Procura di Torino per i quattro imputati. Le persone che rimasero ferite quella sera in piazza e nei dintorni per le ondate di panico sono state 1.672, alle quali se ne devono aggiungere 20 che hanno subito le conseguenze dello spargimento di spray irritante. 

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