Comune di Torino, passano linee guida riforma: Ztl diventa a pagamento

Piemonte
Foto di archivio (ANSA)

Le nuove regole sono contenute nel piano 'Torino centro aperto', i cui contenuti sono stati approvati con una delibera della giunta comunale 

L’accesso alla zona di traffico limitato centrale di Torino sarà a pagamento. Non ci saranno più divieti, ma l'accesso dalle 7.30 alle 19.30 dei giorni feriali verrà regolamentato con il pagamento di una tariffa. Quest'ultima potrebbe essere pari al costo di due ore di sosta, ovvero 5 euro. La decisione è stata presa “per disincentivare il semplice attraversamento del centro", hanno spiegato la sindaca Chiara Appendino e l'assessore ai Trasporti Maria Lapietra. Le nuove regole sono contenute nel piano 'Torino centro aperto', le cui linee guida sono state approvate con una delibera della giunta comunale.

Il pedaggio partirà dopo l’arrivo dei nuovi autobus

La riforma che introduce il pagamento del pedaggio partirà dopo l'arrivo dei nuovi autobus, i quali "consentiranno il potenziamento del trasporto pubblico nel centro di Torino”, affermano sindaca e assessore. “La delibera è solo il primo passo di un iter che proseguirà con l'affidamento della gestione del progetto e la definizione delle regole di accesso e della tariffe”.

Sindaca Appendino: "Ztl ha portato alla fuga dal centro"

"La rivisitazione della Ztl - ha sottolineato la sindaca Appendino -, una norma vecchia di 25 anni, che non funziona più e che ha portato alla fuga dal centro di molti uffici e negozi, era inserita nel nostro programma elettorale. Il nuovo progetto - ha aggiunto il primo cittadino - è il frutto di due anni di lavoro e di concertazione". La sindaca ha affermato che l'obiettivo "non è far pagare l'accesso in centro per tenere lontane le persone, ma al contrario, incentivare l'afflusso perché il centro di Torino, come è emerso dalle nostre lunghe indagini incrociate, è molto frequentato e desiderato. I giovani, gli anziani, i turisti e non solo loro lo raggiungono in tutti i modi per svariati motivi, noi vogliamo incentivare tutto questo regolamentando una sosta corretta e sì, anche, lo ammetto, disincentivando l'uso dell'auto se non propriamente necessario. Ma questo ha a che fare con le politiche ambientali europee per un futuro sostenibile che credo stia a cuore a tutti", ha concluso Chiara Appendino.

Coppa, Ascom: "Non siamo d'accordo, siamo di fronte a una scatola vuota"

La presidente di Ascom, Maria Luisa Coppa, ha espresso il suo disaccordo verso la delibera. "Siamo di fronte a una scatola vuota", dichiara Coppa. "Non possiamo essere d'accordo. Non si capisce niente, non hanno detto nulla su modalità di accesso, su costi. Dicono che è un primo passo e dopo ci sarà concertazione", sottolinea."Il ventilato pagamento di un ticket di accesso nel Centro di Torino - aggiunge - ci appare estremamente pericoloso e dannoso non solo per il Commercio ma anche per chi entra in Centro per usufruire dei servizi. Il rischio è di assistere a un'ulteriore fuga dal Centro Storico. Per questo chiediamo l'apertura di un vero tavolo di confronto le associazioni di rappresentanza dei commerciati", conclude.

Banchieri, Confesercenti: "Comune ritiri delibera"

"Il Comune ritiri la delibera sulla Ztl", chiede Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti. "In sostanza ci sono state dette tre cose: la Ztl viene prolungata alle 19,30, il suo perimetro non cambia, è previsto un ticket d'ingresso fino a cinque euro. Se questi sono i punti fondamentali, è evidente che qualsiasi proposta di 'confronto' appare del tutto strumentale e in malafede, perché riguarda non la sostanza ma soltanto aspetti del tutto secondari", prosegue il presidente di Confesercenti. "Insomma, tanto per rimanere in tema, il Comune ha scelto l'auto, il modello, la cilindrata, il tipo di alimentazione, il motore e a noi chiede un parere sul colore. Ancora una volta, assistiamo alla politica del fatto compiuto. In questa situazione, l'unico effettivo segnale di discontinuità sarebbe quello di voltare pagina e avviare una discussione nel merito senza l'ostacolo rappresentato da un provvedimento già scritto. In caso contrario, ogni vero confronto è impossibile", conclude Banchieri.

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