Serie C, Cuneo-Pro Piacenza surreale: 20-0 e gli ospiti che giocano in sette

Piemonte
Foto di archivio (Getty Images)

Il club emiliano, in crisi finanziaria, non si era presentato nelle ultime tre partite e rischiava l'esclusione. La squadra è arrivata a Cuneo con il numero minimo di giocatori per far cominciare la partita

Il Pro Piacenza è sceso in campo solo con sette giocatori, tutti ragazzini, perdendo 20-0 contro il Cuneo nella 27/a giornata del girone A di serie C. Il club emiliano, in crisi finanziaria e senza giocatori per il mancato pagamento degli stipendi, non si era presentato nelle ultime tre partite e per questo rischiava l'esclusione dal campionato al quarto forfait. La squadra si è presentata a Cuneo con il numero minimo di giocatori utile a far cominciare la partita e senza allenatore in panchina. "Sarà l'ultima farsa" ha commentato il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina. "Quanto accaduto a Cuneo con la squadra del Pro Piacenza è un insulto allo sport e ai suoi principi fondanti – ha proseguito Gravina – In questa situazione surreale, la FIGC aveva il dovere di far rispettare tutte le regole ed ha esercitato questo ruolo. La nostra responsabilità è quella di tutelare la passione dei tifosi, gli imprenditori sani e la credibilità dei nostri campionati: quella cui abbiamo assistito, nostro malgrado, sarà comunque l'ultima farsa".

"Escludere il Pro Piacenza"

La decisione della squadra di scendere in campo per evitare l'esclusione del campionato tentando di aggirare le regole ha scatenato dure reazioni. "Ci sono norme etiche che vanno rispettate e spero si proceda all'esclusione al più presto" sono le parole del presidente dell'Aic, Damiano Tommasi, che ospite di Novantesimo Minuto-Rai, ha commentato la vicenda. Alle sue parole hanno fatto eco quelle del presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli: "Oggi hanno violato le norme della lealtà sportiva in modo inverecondo. Domani decide il giudice sportivo e noi siamo obbligati a rispettare le regole che esistono".

Giocatore sostituito dal massaggiatore

Uno dei ragazzi non è potuto scendere in campo perché si è scordato a casa il documento d'identità. Così, è toccato al massaggiatore, classe '80, prendere il posto nella formazione emiliana, il qule prima di entrare in campo ha dovuto incollare il numero sulla propria maglia con del nastro adesivo. Nel frattempo, un genitore è tornato a prendere il documento mancante del giovane che al 16' del secondo tempo è potuto entrare in campo, dopo che il massaggiatore ha abbandonato a causa dei crampi. In panchina c'erano soltanto il medico sociale e un dirigente accompagnatore.

Il commento del capitano

"E poi ci sono domeniche dove ti ritrovi così, sul 13 a 0 nel primo tempo contro una squadra che gioca con 6 ragazzi di 17 anni e un dirigente come difensore centrale. Senza parole. Provo solo vergogna per chi ha reso possibile tutto ciò". Queste le dure parole pronunciate da Santacroce, ex difensore di Napoli e Parma e ora capitano del Cuneo, dopo la partita con il Pro Piacenza.

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