Torino, anarchici protestano a processo: udienza interrotta

Piemonte
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"Giù le mani dall'Asilo", il grido di una cinquantina di anarchici per impedire al pubblico ministero Roberto Sparagna di prendere la parola al processo "Scripta manent"

"Giù le mani dall'Asilo" è uno degli slogan con cui, questa mattina, una cinquantina di anarchici, nel settore destinato al pubblico dell'aula bunker delle Vallette a Torino, ha gridato per impedire al pubblico ministero Roberto Sparagna di prendere la parola al processo "Scripta manent". La Corte ha interrotto l'udienza del processo in cui 23 anarchici sono imputati per terrorismo. Poi, l'aula bunker è stata sgomberata dall'intervento delle forze dell'ordine: i manifestanti sono stati accompagnati fuori.

PM Sparagna: "Uso della forza necessario"

"È penoso dovere vedere estrinsecare la forza in un'aula di giustizia in uno Stato di diritto e in un ordinamento democratico. Ma, a fronte di comportamenti intolleranti, lo Stato non può che rispondere con la forza". Lo ha detto il PM Roberto Sparagna, all'inizio della sua requisitoria al processo Scripta Manent, riferendosi ai momenti di tensione di pochi minuti prima.

Presidio davanti al carcere

Gli anarchici allontanati dall'aula di giustizia, una cinquantina circa, si sono poi radunati in prossimità del cancello del carcere delle vallette a Torino per dare vita a una dimostrazione. Un cordone di agenti del Reparto Mobile della polizia in assetto antisommossa ha sbarrato il percorso verso l'ingresso. Dopo una decina di minuti i dimostranti si sono allontanati.

Le parole di Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria

"Follia a Torino. Non è accettabile che una città sia ostaggio di criminali violenti. Siamo al fianco degli agenti che rischiano per la nostra sicurezza. Serve rigore e pene severe per chi devasta le nostre strade e attenta all'incolumità dei cittadini", ha scritto su Facebook il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.

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