Centri sociali, tensioni a Torino: Chiara Appendino sotto scorta

Piemonte
Foto di Archivio (ANSA)

Ad accelerare la decisione di assegnare la scorta alla sindaca di Torino sono state anche le minacce comparse sui muri del centro

La sindaca di Torino, Chiara Appendino, è sotto scorta. Dopo gli scontri del fine settimana, la prefettura ha disposto misure di sicurezza eccezionali per la prima cittadina del capoluogo piemontese, nel mirino degli anarco-insurrezionalisti per avere sostenuto lo sgombero dell'asilo occupato e per avere condannato le violenze di sabato, un autobus di linea assaltato e il centro città sotto assedio per diverse ore.

Il commento di Appendino sugli scontri

"Chi ha esercitato violenza durante le manifestazioni di sabato - ha detto la sindaca Chiara Appendino in consiglio comunale - non è portatore di nessuna dimensione valoriale positiva. Ha sporcato l'antifascismo, ha sporcato l'antirazzismo, ha sporcato la causa No Tav, ha sporcato molti altri nobili status di cui codardamente tenta di appropriarsi. Chi commette questo genere di violenze, è un criminale". "Non ho esitato un solo secondo a definire quei fatti di una gravità inaudita", ha aggiunto la sindaca, ribadendo che "queste forme di violenza non possono essere confuse con l'esercizio democratico". Appendino ha parlato di una "vile guerriglia" ricordando anche gli "ingenti danni a beni comuni, per la cui riparazione verranno impiegate risorse pubbliche". 

"Operazione di pubblica sicurezza"

L'intervento all'ex Asilo "è stato un'importante operazione di pubblica sicurezza nell'ambito di una inchiesta per associazione sovversiva, non certo per rispondere a un presunto piano di sgomberi del Viminale o della Città", ha detto ancora Appendino, che ha ribadito "a nome della città i ringraziamenti alle forze di Polizia che hanno portato avanti con grande professionalità questa importante operazione", in un quartiere che "da molto tempo attendeva un segnale da parte delle Istituzioni. Segnale che è arrivato". Appendino ha infine ricordato che "l'immobile resterà pubblico, non entrerà a fare parte del piano di dismissioni immobiliari ma verrà destinato a realtà non profit che metteranno in piedi reali attività di utilità sociale, in maniera partecipata, nell'interesse del quartiere e delle persone in difficoltà. Ho già richiesto al ministero che l'Ex Asilo diventi simbolo della rinascita del quartiere Aurora".

Le minacce alla sindaca

Ad accelerare la decisione di assegnare la scorta alla prima cittadina sono state anche le minacce ("Appendino appesa") comparse sui muri del centro. "Abbiamo avuto a che fare con gente addestrata. Abbiamo dovuto fronteggiare un contesto che non ha nulla a che vedere con la protesta sociale", ha detto il questore di Torino, Francesco Messina, analizzando quanto accaduto sabato. Il corteo anarchico "gonfiato" da manifestanti che fanno della protesta, ha aggiunto, "punto di partenza per sovvertire l'ordine democratico".

Solidarietà da parte del Movimento 5 Stelle

"Esprimo la massima solidarietà alla sindaca della mia città, Chiara Appendino - dice Davide Serritella, portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera -, che si trova sotto scorta a causa delle minacce ricevute in seguito agli scontri avvenuti sabato a Torino. Episodi che vanno condannati senza appello: manifestare il dissenso con metodi violenti e da guerriglia urbana non rappresenta nessuna forma di democrazia". "Qualsiasi atto di intimidazione, a torto o ragione - continua Serritella - non fa differenza, è ingiustificabile e inaccettabile. Il mio ringraziamento va alle forze dell'ordine e l'augurio è che tutti si adoperino perché si possa instaurare un confronto civile e si riesca a tornare presto a una situazione di normalità, per il bene della città e di tutti i torinesi", conclude il portavoce.

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