L’insegnante di una scuola media era accusato di avere utilizzato un linguaggio offensivo. L’avvocato che assiste la famiglia dell’allievo auspica che la procura faccia ricorso in appello
Sgridare uno studente, apostrofandolo come “marocchino di m…” non è reato. Per questo l’ex professore di una scuola media di Torino accusato di avere utilizzato un linguaggio offensivo e razzista nei confronti di alcuni suoi allievi è stato prosciolto. L’insegnante era stato accusato dal PM Mario Bendoni di abuso dei mezzi di correzione con l'aggravante della discriminazione e dell'odio razziale. Il Gip nel corso dell'udienza preliminare ha modificato il capo d'imputazione, derubricando il reato originario in ingiurie. Di qui il proscioglimento. La vicenda risale al febbraio dello scorso anno. L'avvocato Davide Vettorello, che assiste la famiglia dello studente insultato, si dice esterrefatto e, come riportato sul dorso torinese del Corriere della Sera, auspica che la procura faccia ricorso in appello.