Piazza San Carlo, giovedì 31 l'autopsia sul corpo di Marisa Amato

Piemonte
Foto di archivio (ANSA)

La donna era rimasta paralizzata dopo i fatti del 3 giugno 2017, durante la finale di Champions League. La Procura ha aperto due fascicoli per omicidio colposo

Verrà eseguita giovedì 31 gennaio l'autopsia sul corpo di Marisa Amato, la donna di 65 anni, morta lo scorso 25 gennaio in seguito alla complicanze di un'infezione alle vie respiratorie. La donna era rimasta paralizzata dopo i fatti di piazza San Carlo, a Torino, il 3 giugno 2017, quando, durante la finale di Champions League, alcuni rapinatori muniti di spray al peperoncino seminarono il panico tra la folla. La confusione generata provocò il ferimento di 1.500 persone e la morte di un'altra donna, Erika Pioletti.

I fascicoli aperti dalla Procura

La Procura di Torino ha aperto due fascicoli di indagine, ipotizzando, per il momento, il reato di omicidio colposo. Uno riguarda i presunti responsabili organizzativi amministrativi, per il quale la sindaca di Torino, Chiara Appendino, l'ex questore, Angelo Sanna, e altre tredici persone stanno affrontando la fase dell'udienza preliminare. Il secondo coinvolge, invece, la banda dei quattro rapinatori, indagati per omicidio preterintenzionale. Hanno ricevuto comunicazione dell'autopsia anche gli avvocati dei medici indagati nel procedimento: un presunto errore potrebbe, infatti, aver compromesso le condizioni fisiche della Amato, provocandone il decesso.

Un minuto di silenzio per il Consiglio comunale

Nella giornata di oggi, lunedì 28 gennaio, il Consiglio comunale di Torino ha osservato, in apertura di seduta, un minuto di silenzio per ricordare la donna. "Siamo vicini alla sua famiglia", ha detto il presidente della Sala Rossa, Fabio Versaci, a nome del Consiglio.

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