Torino, ricostruito l'esofago a bimba: mangia per la prima volta a 3 anni

Piemonte
Foto di archivio (ANSA)

L'operazione, effettuata all'ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino, ha permesso alla piccola di mangiare per la prima volta con la propria bocca 

Una bimba di tre anni mangia per la prima volta grazie a un intervento di ricostruzione dell'esofago. La piccola, affetta da atresia esofagea di tipo I, una malformazione congenita per cui è nata senza un tratto di esofago, ha mangiato per la prima volta con la sua bocca grazie all'intervento, eseguito con successo, presso l'ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino.

Battaglia vinta

La bimba è stata alimentata con un sondino nello stomaco e, poi, con una cannula in vena, ma il 'nuovo' esofago sta consentendo alla piccola paziente di recuperare l'uso della bocca per alimentarsi. La bambina è seguita da una famiglia affidataria perché quella naturale si è trasferita in Francia per seguire un'altra figlia ammalata, ed è ora si trova ricoverata nel reparto di degenza ad Alta intensità della Chirurgia pediatrica.

La scoperta del cibo

"Abbiamo voluto dare alla bimba la chance di avere una vita normale", dicono i medici. "La piccola era alimentata in vena, con rischi di tipo infettivo e trombotico, ora potrà iniziare a mangiare normalmente. Per farlo abbiamo ricreato la stoffa esofagea mancante, unendo così le due parti di esofago sane. Un intervento molto complesso". Dopo tre anni di alimentazione artificiale, la piccola paziente ha assaggiato per la prima volta uno yogurt, il suo primo cibo vero. "Ora - concludono i medici - grazie ad un piano di alimentazione progressivo, imparerà a mangiare e sperimenterà anche altri gusti".

Le parole della famiglia adottiva

Da circa un anno la bimba è stata affidata ad una coppia di Torino. "Facciamo parte dell'associazione Comunità Papa Giovanni XVIII per dare aiuto a chi è in difficoltà - spiega Alberto, 56 anni -. I genitori della bambina non potevano occuparsene e così, da oltre un anno, l'abbiamo presa in affido noi. In casa viviamo in dodici: noi, i nostri quattro figli naturali e altri sei ragazzi". Il padre adottivo descrive la piccola come una bambina "unica, affettuosa, carica di energia e dal carattere forte", che non vede l'ora di tornare a casa per "giocare con i suoi cagnolini". "Le staremo vicino - aggiunge - e speriamo di farle assaggiare presto le caramelle".

L'intervento

In casi analoghi, l'esofago viene sostituito utilizzando una parte dello stomaco o un tratto di intestino. Questa volta, invece, i chirurghi sono riusciti ad asportare il tratto cicatriziale e a ricostruire un normale esofago utilizzando esclusivamente tessuto esofageo. L'intervento è stato eseguito presso la Chirurgia pediatrica del Regina Margherita diretta dal dottor Fabrizio Gennari in collaborazione con il professor Renato Romagnoli, direttore della Chirurgia universitaria 2 e Centro Trapianti di fegato delle Molinette, e con il dottor Dario Reggio, del Servizio di Endoscopia Interventistica della Città della Salute di Torino. Il decorso postoperatorio presso la Rianimazione pediatrica diretta dal dottor Giorgio Ivani si è prolungato per oltre un mese.

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