Sullo striscione esposto sulla facciata della casa cantoniera è stato scritto: "Contro tutte le frontiere e il decreto Salvini. Rifugio autogestito e occupato"
È stata occupata da una quarantina di anarchici una casa cantoniera abbandonata sulla statale 24, a Oulx, in Val di Susa. Sullo striscione esposto sulla facciata dell'edificio è stato scritto: "Contro tutte le frontiere e il decreto Salvini. Rifugio autogestito e occupato". Sul posto sono intervenuti i carabinieri del nucleo informativo di Torino.
Il post su Facebook
"Oggi è stata aperta la casa cantoniera di Oulx, edificio vuoto e inutilizzato da decenni. Da oggi le si vuole ridare vita contro le frontiere e il dispositivo che le supporta e determina, contro il Decreto Salvini e la sua politica di repressione e guerra ai poveri. Per un mondo dove tutte e tutti possano scegliere dove e come vivere". Così, su Facebook, gli attivisti No border commentano l'occupazione. "La situazione alla frontiera continua a peggiorare - prosegue il post - Il Decreto Salvini è una dichiarazione di guerra ai poveri: organizziamoci". Gli attivisti, alle 15, invitano "tutti per una merenda sinoira".
A marzo occupato il seminterrato della parrocchia di Claviere
Lo scorso marzo un gruppo di anarchici italiani e francesi aveva occupato il seminterrato della parrocchia di Claviere e aveva allestito all'interno un punto di assistenza per i richiedenti asilo, poi sgomberato a ottobre.
Le parole del sindaco di Oulx
Il sindaco di Oulx, Paolo De Marchis, ha commentato l'occupazione da parte di un gruppo di anarchici di una casa cantoniera, lungo la statale 24 in Valle di Susa, trasformata in un rifugio per i migranti di passaggio verso la Francia, affermando: "Chi vuol accompagnare i migranti in Francia a tutti i costi è un portatore di morte. In montagna d'inverno, con vestiti non idonei, si rischia di morire". Il primo cittadino ha poi aggiunto: "Quello che è accaduto è incomprensibile. Questa occupazione sembra contro le istituzioni. Ad Oulx, da circa un anno e mezzo, c'è un progetto di accoglienza ben avviato vicino alla stazione, in un centro dei salesiani. È operativo tutta la notte e, con la prefettura, si sta pensando a un ampliamento per tenerlo aperto tutto il giorno. L'occupazione sembra andare contro il nostro impegno. Per aiutare i migranti bisogna offrire assistenza e aiutarli a capire che affrontare la montagna, ora, significa quasi sicuramente morire".