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No Tav: a Torino giornata di mobilitazione contro l'alta velocità

Piemonte
Il corteo No Tav di Torino dell'8 dicembre (LaPresse)

A Torino manifestazione No Tav contro l’alta velocità. Secondo gli organizzatori 70 mila persone in piazza. Ricomparsa sulle pendici del monte Musinè la scritta ‘Tav=mafia’ 

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È partito da piazza Statuto a Torino il corteo No Tav di sabato 8 dicembre, giorno della mobilitazione contro l’alta velocità. "C'eravamo, ci siamo, ci saremo! Ora e sempre No Tav" è lo striscione che apre la manifestazione. Dietro le 'partigiane della terra e del futuro", le donne No Tav che indossano un cappello di carta, di colore azzurro, con la scritta "meglio montagnina che madamin". Poi gli studenti e i rappresentanti di numerosi comitati contro le grandi opere. "Oggi è la giornata dell'orgoglio no Tav, di un grande popolo che non si è mai fatto intimidire", dice uno speaker.

No Tav: "Nostro più grande corteo di sempre"

Numerose le bandiere del movimento No Tav, dei sindacati di base, dei partiti di estrema sinistra Potere al Popolo e Sinistra anticapitalista. In piazza sono presenti anche esponenti dei centri sociali antagonisti torinesi e un gruppetto di una quindicina di gilet jaune dalla Valle francese della Maurienne. "Mentre la coda del corteo non ha ancora lasciato piazza Statuto, possiamo già dire che siamo 70.000 e faremo i conti finali in piazza Castello", afferma in una nota il movimento No Tav. "È il più grande corteo No Tav di sempre", sostengono gli oppositori alla Torino-Lione su notav.info, il sito internet di riferimento del movimento che si oppone alla nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità.

Madamine su piazza No Tav: "Rispetto per opinioni altrui"

"Ci sono momenti per scendere in campo e momenti per riflettere. Oggi lasciamo che siano altri a contarsi in piazza". Così le 'madamin' promotrici della manifestazione sì Tav dello scorso 10 novembre. "Nel giorno delle manifestazioni di Roma e di Torino, da parte di persone con idee diverse dalle nostre, ribadiamo il nostro rispetto per le opinioni altrui - aggiungono su Facebook - e per le istituzioni democratiche che ne consentono l'espressione". In una nota Silvio Viale, esponente radicale di Più Europa, ridimensiona i numeri della manifestazione: "E' un flop. Invece dei 70mila annunciati, sono meno di 10mila intruppati nei 400 metri tra piazza XVIII dicembre e piazza Statuto. Forse oggi capiranno che la lotta No Tav contro il futuro è giunta all'ultima spiaggia, nonostante i rinforzi da mezza Italia".

Ricomparsa la scritta ‘Tav=mafia’ sul monte Musinè

La scritta ‘Tav=mafia’ è ricomparsa sulle pendici del monte Musinè, all'imbocco della Valle di Susa, dopo che nella notte tra il 4 e il 5 dicembre era stata parzialmente rimossa. La frase, visibile a chilometri di distanza da chi attraversa la bassa valle, era stata scritta su grossi teli bianchi. "Era già capitato in passato che qualcuno la rimuovesse - avevano affermato nei giorni scorsi alcuni esponenti No Tav -, ma questa volta si tratta evidentemente di una provocazione in vista del corteo dell'8 dicembre".

Beppe Grillo contestato da un giovane a Roma

Ospite alla Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria"Più Libri Più Liberi", che si tiene a Roma alla Nuvola dell'Eur, Beppe Grillo è stato avvicinato da un ragazzo che lo ha "rimproverato" per aver consentito al Movimento di "tradire" la causa "No Tav". Grillo ha chiesto di parlare con il ragazzo in privato in uno stand. Il giovane al termine del colloquio ha dichiarato: "Mi ha detto che la Tav non si fa! C'è gente, non io, che lo ha votato per questo, non si può tradire!". Dopo la presentazione del libro Grillo ha improvvisato un breve show in cui ha affermato: "Ci dovremmo vedere con questi costruttori che stanno lì a protestare perché il loro progresso è il cemento? Se gli togli il calcestruzzo non hanno un'idea neanche a morire. 15 anni fa Fiat e µnsaldo facevano i treni più veloci del mondo. Poi sono arrivati questi del cemento e hanno tolto una tecnologia meravigliosa per far andare i treni alla stessa velocità a cui andavano prima".