Il nuovo regolamento di polizia urbana introduce una norma che vieta l’uso in pubblico di abiti ritenuti offensivi per "il comune senso del pudore”
Il nuovo regolamento di polizia urbana introduce a Novara una norma che vieta l’uso in pubblico di abiti che “offendano il comune senso del pudore”. Si tratta di una minima modifica ma di ampia portata: una sola riga - voluta dal Comune, a guida leghista - in 25 pagine di disposizioni. "Non siamo bigotti o oscurantisti - spiega l'assessore comunale Mario Paganini - è solo una questione di decoro".
Le parole dell'assessore
"Volevamo dare un appiglio formale a quelle situazioni che spesso capitano e che mettono a disagio - spiega ancora Paganini-. Si può stare in costume da bagno in piscina, ma non entrare a teatro: se una si presenta così, viene allontanata e ora la maschera può fare riferimento a un atto formale". L’intenzione dunque sarebbe quella di dare forza a leggi non scritte, mettendole nero su bianco: "Ogni luogo prevede un suo modo di porsi. Il riferimento al 'comune senso del pudore' è voluto perché si tratta di un concetto in divenire, che cambia a seconda dei tempi e delle sensibilità". Una spiegazione però che non ha convinto molti, viste le critiche cui è stata sottoposta la norma sul web.