Maltempo, tregua in Piemonte: rientrata l'allerta arancione

Piemonte
Foto di Archivio (ANSA)

Si segnalano disagi nel Biellese e qualche allagamento nell’Alessandrino. Sorvegliato speciale anche il lago Maggiore, in piena per le piogge dei giorni scorsi

È cessata l'allerta arancione sul Piemonte, dove il Settore protezione civile della Regione continua però a mantenere viva l'attenzione per eventuali criticità legate corsi d'acqua e possibile frane. Permane una allerta gialla - rende noto la Regione Piemonte - solo nelle zona del Toce, tra le province di Novara e di Verbania, per il rischio residuo di esondazioni e fenomeni franosi localizzati. La pioggia, dunque, concede una tregua su Torino, dopo una notte di precipitazioni che hanno riguardano anche il resto della regione. In crescita i corsi d’acqua, che restano al di sotto dei livelli di guardia, anche grazie alle abbondanti nevicate in montagna. Qualche allagamento viene segnalato nell’Alessandrino, al momento senza particolari critici. 

Il tempo nelle zone montane

Nelle ultime 12 ore, Arpa ha registrato sulle zone montane di biellese e verbano 60-80 mm di pioggia in 12 ore, con picchi di 110,8 mm a Trivero (BI) e 110 mm Sambughetto (VB); sui rilievi del torinese valori di 50-60 mm con un massimo di 80,8 mm a Pian Audi. Nel cuneese sono stati registrati 40-50 mm di pioggia, con un massimo di 66 mm a Piaggia; nell'alessandrino 60-70 mm, con un picco di 110 mm a Piampaludo, sulle pianure mediamente 30-40 mm. La quota neve si è assestata sui 1.400-1600 metri, localmente a quote inferiori, ma in aumento nelle ultime ore. Oltre i 2.000 metri gli apporti di nuova neve sono stati sui 30-40 cm dalle Alpi Lepontine alle Alpi Cozie nord; 20-30 cm sui restanti settori.

I livelli idrometrici

I livelli idrometrici dei corsi d'acqua del reticolo principale e secondario sono in debole crescita o stazionari, mantenendosi al di sotto o prossimi ai livelli di guardia. L'Erro a Cartosio, in provincia di Alessandria, si mantiene stazionario sopra i livelli di guardia. Si registrano incrementi del livello idrometrico lungo l'asta del Po. Sorvegliato speciale anche il lago Maggiore, in piena anche per le piogge dei giorni scorsi.

Disagi alla circolazione nel Biellese

La provinciale che collega Crevacuore a Borgosesia, entrambe in provincia di Biella, risulta bloccata dalla mattina di oggi, giovedì 1 novembre, a causa di una frana di notevoli dimensioni. Sassi e alberi si sono riversati sulla carreggiata all'altezza dell'ex cartiera. Il fronte dello smottamento è lungo una decina di metri. Il terreno ha ceduto a causa delle abbondanti piogge che hanno colpito il Biellese nella notte. Inoltre, a causa di un allagamento nel tratto tra Salussola, provincia di Biella, e Santhià, provincia di Vercelli, la circolazione ferroviaria è stata interrotta sulla linea Biella-Santhià. Dopo cinque ore di stop la circolazione è ripresa alle 17:40, sospesa alle 12:20 per il rischio esondazione di un canale tra Salussola in provincia di Biella e Santhià in provincia di Vercelli. Sei treni regionali sono stati cancellati e autosostituiti.

Su montagne torinesi fino a 30 centimetri di neve

Ha raggiunto i trenta centimetri la neve caduta nelle scorse ore sulle montagne dell’area metropolitana di Torino. La precipitazione è stata particolarmente intensa in Valle Orco, a Ceresole Reale, ma anche nella vicina Valle Soana. I cantonieri del Servizio Viabilità della Città Metropolitana sono intervenuti per rimuovere rami caduti o che minacciavano di cadere. Interventi di sgombero neve si sono resi necessari anche in Alta Valle di Susa, a partire da 1.400 metri di quota, a Sestriere, Cesana Torinese e Sauze d’Oulx, sulle provinciali 215, 23 e 236 e sulla provinciale 214 da Sauze a Monfol. Interventi per ovviare a frane, di modeste dimensioni, e alla caduta di alberi sulla sede stradale si sono resi necessari anche sulla provinciale 1 direttissima delle Valli di Lanzo, a Funghera di Germagnano, e sulla provinciale 728 che attraversa la frazione Boschi di Barbanìa.

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