Lo store virtuale di Android presenta un nuovo look basato sulle linee guida di Material Design: angoli arrotondati, schede separate per giochi e app oltre a una navigazione più semplice
Cambia volto il Google Play Store, il negozio virtuale accessibile dai dispositivi Android. Mountain View ha infatti attuato un “redesign visivo completo”, come spiegato sul proprio blog, per migliorare l’esperienza di oltre due miliardi di utenti attivi che ogni mese utilizzano il servizio per scaricare sui propri device app, giochi e altri contenuti. Come già accaduto per altre piattaforme di Google, anche il Play Store ‘obbedisce’ alle linee guida del nuovo Material Design, con gli angoli delle schede che diventano arrotondati e un look in generale più luminoso che accantona il colore verde a favore del bianco.
Le caratteristiche del nuovo Google Play Store
Come spiegato da Google, il nuovo Play Store include anche diversi aggiornamenti riguardanti l’interfaccia, per un aspetto più pulito e per rendere più semplice per gli utenti la navigazione e la scoperta di nuove app. Mountain View ha deciso di separare app e giochi, inseriti ora in due schede differenti, che si aggiungono a libri e film o show televisivi. Per chi accede da smartphone ci sarà una nuova barra di navigazione sulla parte bassa del display, posta invece lateralmente su tablet e Chrome OS. Si aggiorna anche la pagina di descrizione delle applicazioni, che secondo Google “aiuta gli utenti a visualizzare dettagli importanti e scegliere se installare l’app”.
Una sezione per le app consigliate
Secondo quanto riportato da The Verge, il Google Play Store contiene ora anche una sezione dedicata alle app consigliate specificamente all’utente, diverse da quelle sponsorizzate già presenti in passato. Google ha da poco rilasciato l’aggiornamento del negozio virtuale, che dovrebbe divenire gradualmente disponibile a tutti gli utenti. Negli ultimi mesi, Mountain View ha continuato la propria lotta a app contraffatte e software malevoli presenti sul Play Store, come dimostra la rimozione dell’applicazione ‘Aggiornamenti per Samsung’ che proponeva update per Android a pagamento, nonostante questi fossero già normalmente rilasciati gratuitamente.