FaceApp, record per l'app che invecchia: 30 milioni di download a luglio
TecnologiaLa piattaforma, lanciata nel 2017 e resa virale dalla FaceApp Challenge, ha scalato le classifiche di Apple Store e Google Play
FaceApp, l’app che invecchia, ha raggiunto risultati da record nel mese di luglio 2019.
Secondo i dati stilati da Statista e Priori Data, la piattaforma resa virale dalla FaceApp Challenge, che ha invaso i social network di foto di milioni di volti ‘invecchiati’ dall’Intelligenza artificiale, ha registrato in un solo mese 30 milioni di download. L’app, in rete dal 2017, in pochi giorni ha scalato le classifiche di Apple Store e Google Play, scaricata da decine di milioni di utenti, spinti dal desiderio di poter aver un’anticipazione dell’aspetto che avrà il proprio viso tra qualche decina di anni. Un tuffo nel futuro che ha incuriosito anche i vip di tutto il mondo, politici e calciatori compresi, che hanno pubblicato sui propri profili ufficiali scatti divertenti con il filtro di FaceApp.
La moda di FaceApp ha invaso i social di volti invecchiati
La moda di FaceApp è ‘scoppiata’ dopo uno degli ultimi aggiornamenti della piattaforma, che ha ottimizzato la qualità dei filtri applicati alle foto, resi ancor più realistici e dettagliati. La trasformazione del viso avviene grazie all’Intelligenza artificiale che permette agli utenti, non solo di invecchiare o ringiovanire il proprio volto, ma anche di applicare divertenti filtri che modificano il proprio aspetto, anche solo cambiando l’acconciatura dei capelli.
Molti dei filtri offerti della piattaforma sono disponibili solo per utenti che decidono di sottoscrivere uno degli abbonamenti proposti: il mensile da 1,99 euro, l’annuale disponibile a 19,99 euro o la sottoscrizione senza limiti da 43,99 euro che sblocca per sempre ogni genere di filtro. Tra le funzioni esclusive vi è anche la possibilità di tramutare un viso maschile in uno femminile e viceversa: una opzione offerta anche da Snapchat, l’app popolare soprattutto tra i giovani.
La storia di FaceApp
FaceApp è stata lanciata nel 2017 e fin da subito ha raccolto l’interesse e il consenso degli utenti, che negli anni hanno pubblicato più di 720.000 valutazioni su Google Play Store. Il record dei 30 milioni di download registrati in un solo mese, non è altro che la conferma di quanto gli utenti apprezzino le sue funzioni. Negli ultimi giorni, tuttavia, la piattaforma è al centro di alcune discussioni sul web che mettono in dubbio la correttezza della gestione della privacy e dei dati personali da parte di Wireless Lab, la startup ideatrice dell’app.
A scatenare il dibattito è il meccanismo alla base del funzionamento di FaceApp: come accade per molte altre applicazioni, il software invia ai propri server le immagini selezionate dagli utenti per poi restituirle modificate. “La maggior parte delle immagini viene cancellata entro 48 ore dal caricamento”, chiarisce Wireless Lab, precisando che l’app memorizza le foto per questioni di “performance e traffico”.