Come funzionano gli smartphone ricondizionati? Ne abbiamo acquistato uno

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Daniele Semeraro

Daniele Semeraro

Abbiamo accettato l’invito di Swappie - una delle aziende leader nel ricondizionamento degli iPhone - a provare il servizio di acquisto di uno smartphone di seconda mano rimesso a nuovo. Ecco com’è andata

Risparmio (innanzitutto) e rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali. Sono le motivazioni principali che spingono i consumatori ad acquistare smartphone di seconda mano ricondizionati. Un mercato sempre più in crescita, considerato che - secondo un’indagine condotta da BVA Doxa - sette italiani su dieci scelgono di acquistare prodotti ricondizionati, con una percentuale ancora più alta tra i giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni. Acquistare uno smartphone ricondizionato è un po’ come acquistare un’auto usata o a kilometro zero: regola numero uno, affidarsi ai professionisti del settore (e fortunatamente c’è un’ampia scelta di siti e servizi).

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Che tipo di ricondizionato scegliere?

Dopodiché bisogna scegliere tra gli smartphone utilizzati molto poco, smartphone di ultima generazione o smartphone più datati (ma più economici), adatti magari a chi ha bisogno di un secondo telefono o di un primo dispositivo da dare a un figlio. Ma come funziona la procedura di scelta e di acquisto di uno smartphone ricondizionato e quanto è possibile risparmiare? Noi abbiamo provato l’esperienza di acquisto su Swappie,una delle aziende leader al mondo per l’acquisto e la vendita di iPhone ricondizionati che opera in tutta Europa, e abbiamo acquistato un iPhone 15.

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Come funziona l’acquisto

L’esperienza di acquisto a nostro avviso è davvero semplice. Su Swappie si trovano iPhone dall’8 (modello di sette anni fa) fino al 15 Pro Max (modello di punta di Apple della stagione 2023-2024), con prezzi da 129 euro ai 1.139 euro. Oltre a poter scegliere in base al proprio budget ci sono sezioni specifiche per chi desidera gli iPhone con la migliore fotocamera, oppure gli iPhone con batteria nuova con capacità al 100%, ma anche quelli più adatti ai bambini o ai ragazzi o quelli più economici. Ogni acquisto include 12 mesi di garanzia e la possibilità di reso gratuito.

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Tre categorie di ricondizionamento

I telefoni sono classificati in tre categorie: accettabile (può  presentare ammaccature e graffi), ottimo (presenterà segni di usura ma i graffi sullo schermo saranno difficili da notare quando il telefono è acceso) ed eccellente (telefono in ottime condizioni senza segni di usura degni di nota). Una menzione a parte va fatta per la serie Premium: offre iPhone con caratteristiche estetiche perfette, capacità della batteria al 100%, garanzia di riacquisto (Swappie garantisce che ricomprerà il telefono quando non ne avremo più bisogno).

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Cosa arriva a casa e i servizi aggiuntivi

Noi abbiamo scelto un iPhone 15 nero con memoria da 256 gigabyte della Serie Premium dal prezzo di 909 euro, che ci è stato consegnato dopo poco più di una settimana pagando 9,90 euro di spedizione. All’interno della confezione in cartone - sempre nell’ottica del rispetto dell’ambiente - oltre allo smartphone era presente il cavo di ricarica e la spilletta per la rimozione della SIM. Il prodotto a nostro avviso è perfetto sia dal punto di vista estetico che funzionale: la batteria dura esattamente come un iPhone nuovo, le foto sono molto buone, il sistema operativo è fluido e non abbiamo notato anomalie o rallentamenti dopo alcuni giorni di utilizzo. Lo stesso telefono acquistato nuovo da Apple ci sarebbe costato 1.109 euro.

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I test e i dati sulla sostenibilità

Swappie - ci spiegano - assicura test e ricondizionamento in 52 fasi con un controllo di tutte le funzionalità, dalle fotocamere al microfono, dallo schermo alla scheda madre, dal giroscopio agli altoparlanti. Secondo un report, la produzione di uno smartphone è responsabile di almeno l’80% della sua impronta di carbonio, calcolata in 80 kg di emissioni di CO2 per ogni dispositivo (basti pensare a quanto è dannosa per l’ambiente l’estrazione dei metalli e delle terre rare necessari alla costruzione di display, chip, batterie); a questo bisogna aggiungere altri 2 kg di CO2 per l’imballaggio e la spedizione. Al contrario, il processo di ricondizionamento permette di ridurre l’impronta di carbonio fino al 78 per cento rispetto a un telefono nuovo.

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