Comelit, la prova del videocitofono smart Mini e tante altre novità

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Daniele Semeraro

Daniele Semeraro

Abbiamo provato il videocitofono smart proposto dal gruppo bergamasco, che offre la possibilità di rispondere da qualsiasi luogo del mondo, il riconoscimento facciale, la segreteria videocitofonica e la compatibilità con gli assistenti vocali. Non è tutto: ecco le altre novità proposte dall’azienda

Comelit Group, con sede principale a Rovetta, nel Bergamasco, nove filiali nel mondo, oltre mille collaboratori e un fatturato consolidato nel 2023 di 180 milioni di euro, progetta e realizza sistemi di videocitofonia, antintrusione, videosorveglianza, domotica, rilevazione incendi e controllo accessi. L’azienda propone diverse soluzioni sia per la sicurezza e il controllo accessi negli edifici residenziali sia per uffici e grandi spazi. Noi abbiamo provato il nuovo videocitofono, ma poi parleremo anche delle altre novità che riguardano l’azienda.

Il citofono smart

Tra i prodotti di punta dell’azienda c’è il videocitofono Mini vivavoce Wi-Fi Simplebus2 (articolo 6741W), che abbinato all’app di Comelit o ad Alexa o all’Assistente Google permette di rispondere alle chiamate direttamente da smartphone oppure da assistente vocale, in tutta sicurezza sia stando a casa che fuori casa. Ma andiamo con ordine: il videocitofono si presenta come un quadrato bianco molto elegante e discreto. Il display non è touch ma ha dei tasti a sfioro che permettono ovviamente di rispondere al citofono e aprire il portone ma anche di accendere la telecamera senza che nessuno abbia citofonato, Non solo: è possibile definire l’intensità della suoneria, la luminosità del display ed e presente anche una funzione (“dottore”) che apre direttamente il portone se qualcuno citofona, durante degli orari prestabiliti. Ma la funzione forse più utile e interessante - a nostro avviso - è la possibilità di rispondere al citofono, guardare la telecamera e eventualmente aprire il portone direttamente dallo smartphone. La configurazione è molto semplice: basta installare l’app di Comelit, registrare i vari utenti e ogni volta che il citofono suonerà si riceverà anche una chiamata sul cellulare. A quel punto si potrà decidere se rispondere dal cellulare o dal videocitofono stesso. Una funzione utile, dicevamo, perché dando la possibilità di rispondere da qualsiasi parte del mondo (l’importante è che lo smartphone sia connesso a internet) permette di simulare la propria presenza in casa, parlare con chi ci sta cercando, dare indicazioni a un fattorino di tornare il giorno successivo o anche aprire il portone senza dover tirare fuori le chiavi di casa (magari tornando tardi la sera) ma con un semplice click sullo smartphone.

L’app permette di rispondere al citofono da qualunque posto nel mondo
L’app permette di rispondere al citofono da qualunque posto nel mondo

Il riconoscimento facciale e la segreteria citofonica

Tra le opzioni “particolari” di questo citofono smart anche il rilevamento facciale: si tratta di una misurazione geometrica bidimensionale che esegue una mappatura del volto identificando, ci spiegano, la posizione degli elementi del viso e misurando la distanza che intercorre tra loro. Una tecnologia che, se l’utente decide di abilitarla, è in grado di aprire in automatico porte o cancelli. E poi c’è la videosegreteria: permette di dare la possibilità a chi citofona - anche in questo caso, solamente se la abilitiamo - di lasciarci un messaggio video, come si farebbe al telefono di fronte a una segreteria telefonica.

I sistemi professionali Comelit
I sistemi professionali Comelit

Non solo citofoni: la Gamma PAC

Comelit - lo scrivevamo - ha in gamma numerose soluzioni professionali. Tra queste una delle novità più importanti riguarda la Gamma PAC: è stata progettata per controllare fino a duemila varchi, gestire 75mila utenti, monitorare e localizzare le presenze ed è composta da quattro componenti: unità di controllo, lettori (disponibili in diversi formati e in grado di leggere diverse tecnologie), software per la gestione del sistema (con una procedura guidata per la configurazione e la possibilità di integrare altri sistemi) e dispositivi di identificazione (anche questi di diverse tecnologie e formati, dal portachiavi alla tessera allo smartphone).

Le telecamere a circuito chiuso e l’intelligenza artificiale

Non è tutto: l’azienda sta puntando molto anche sulla video-analisi grazie ad algoritmi sempre più sofisticati e all’integrazione dei sistemi e della cybersecurity. Tra le proposte principali, le telecamere delle Serie Next o Advance: telecamere a circuito chiuso che offrono la possibilità di video-analisi tramite l’intelligenza artificiale, in grado di selezionare le allerte reali (evitando così allerte dovute a fenomeni meteorologici o animali) e, di conseguenza, ottenere una rilevazione sempre più affidabile. La proposta di Comelit, ci spiegano, comprende anche un’unica app che permette ai clienti di avere il controllo di tutti i dispositivi affidandosi a un unico interlocutore.

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