I videogiochi, se resi accessibili, possono rappresentare una risorsa di apprendimento, benessere, autorealizzazione e partecipazione, anche per le persone con disabilità. Questo il messaggio di Gaming for All, andato in scena presso lo spazio Lenovo di Milano
Secondo i dati più recenti, in Italia più del 79% delle persone con disabilità dichiara di non svolgere attività significative di partecipazione sociale e si dice poco o per niente soddisfatto della qualità del tempo libero. Ecco perché è sempre più necessario rendere il videogioco inclusivo.
Nicola Gencarelli, Responsabile ricerca tecnologica per l’innovazione sociale, Fondazione ASPHI Onlus
"Ci sono tutte le possibilità tecnologiche perchè adesso il videogioco sia inclusivo, per tuti i tipi di disabilità. Si tratta di sapere quali sono e metterli a sistema. Noi come fondazione Aspi onlus lo abbiamo fatto grazie al sostegno di Lenovo e all'allenza con FightTheStrok in un progetto che ha visto portare le tecnologie che permettono a bambini e bambine, ragazzi e ragazze con disabilità di videogiocare in tutta Italia".
Manuela Lavezzari, Education Marketing Director EMEA Lenovo
"La nostra ambizione è quella di rendere la tecnologia più intelligente, più accessibile a tutti. Lenovo ha istituito nel 2019 tra i primi un product diversity office, un ufficio che include un team di esperti di design inclusivo che collabora con comunità di tutto il mondo, quindi 180 mercati, per verificare quali siano le criticità o le preoccupazioni maggiori intorno ai prodotti esistenti oggi. Abbiamo un obiettivo entro il 2025 di rendere tutti i nostri prodotti hardware e software accessibili a tutti tenendo conto delle differenze di ognuno".
