Una semplice fotografia in grado di analizzare e spiegare lo stato di salute di un’azienda. Questo è quello che fa Awentia, una startup che – grazie all’intelligenza artificiale - analizza un intero processo produttivo per capire se un’impresa sta lavorando bene oppure no
Sfruttare le potenzialità dell’intelligenza artificiale per aiutare i lavoratori a gestire le loro imprese. Nasce da questo principio l’idea di Awentia, una startup innovativa che attraverso l’analisi delle immagini fornisce alle persone dati e informazioni in grado di migliorare i processi produttivi delle loro aziende, ottimizzando tempi e risorse ed evitando sprechi.
Come funziona
Il funzionamento di Awentia è semplice: si inserisce all’interno dell’azienda il dispositivo – simile a una piccola fotocamera - che attraverso una sorta di occhio intelligente scannerizza l’immagine del prodotto e traduce in dati tutte le informazioni che lo riguardano. Per farlo utilizza tecniche di Edge Computing, Computer Vision e Intelligenza Artificiale. Immaginiamo, ad esempio, di installare Awentia su un trattore in un’azienda agricola: quando il mezzo si muove Awentia scannerizza in tempo reale le immagini delle piantagioni, dopodiché comunica all’agricoltore – attraverso una schermata su pc, tablet o smartphone - tutte le informazioni importanti che ha raccolto: stato di maturazione della coltivazione, eventuali malattie o rischi, condizioni climatiche più favorevoli. Insomma, tutte le informazioni che possono aiutare a gestire meglio l’attività agricola.
“Dall’immagine stessa della foglia, del frutto o della pianta riusciamo a identificare la presenza di determinate patologie piuttosto che forme di stress, oppure anche la semplice misurazione della produttività di quel tipo di coltura - spiega Mauro Manfredi, Co-Founder e CEO dell’azienda. - Trasportato negli altri ambiti più o meno il processo è lo stesso.” Awentia, infatti, non opera solo nel settore agritech, ma anche in altri ambiti tra cui: infrastrutture e trasporti, salute e telemedicina, inventory management e oil&gas. Lo stesso principio sopra descritto, infatti, viene applicato anche agli altri settori: nell'industria automobilistica, ad esempio, l’utilizzo di questa tecnologia può fornire informazioni utili ad ottimizzare i processi di assemblaggio, in modo da impiegare meglio gli strumenti esistenti.
Lo scopo della tecnologia
In tutti i vari ambiti l’obiettivo è sempre lo stesso: aiutare a monitorare lo stato di salute dell’attività nel tempo, offrendo soluzioni che ne migliorino l’efficienza. “Il vero scopo di Awentia è quello di valorizzare le competenze, riducendo gli sprechi di tempo e di risorse - spiega Manfredi. - A differenza del classico sensore che misura un parametro singolo, Awentia offre una visione di contesto. Quello che noi facciamo è cercare di costruire una soluzione tecnologica che segua i processi della scienza.” Utilizzando il dispositivo, infatti, si ottiene un vero e proprio supporto tecnico-scientifico. Awentia, attraverso il suo occhio intelligente, ovvero l’occhio dell’esperto, fornisce all’utente le informazioni di settore utili a gestire meglio il suo lavoro. “In ogni contesto – spiega Manfredi - ci affianchiamo alla parte scientifica: nel caso dell’agricoltura, ad esempio, sono gli agronomi, nel caso della salute sono i medici.”
Lo scopo di Awentia, quindi, è quello di affiancarsi all'imprenditore, quasi come un consigliere esperto, ma silente, che aiuta a prendere decisioni importanti sulla base dei dati raccolti. In particolar modo la tecnologia è stata realizzata con l’obiettivo di essere semplice e intuitiva: una volta installata analizza in autonomia le informazioni e le invia su tutte le piattaforme – pc, tablet o smartphone – con un linguaggio chiaro e dettagliato. “È una tecnologia pensata per essere discreta, concreta e tranquilla. L’obiettivo, cioè, non è quello di aggiungere fasi di lavoro, ma di semplificarlo. Non richiede tempi aggiuntivi, competenze tecnico-scientifiche o il supporto di personale specializzato – conclude Manfredi. - Questo è quello che fa Awentia: non si sostituisce alla competenza, anzi è complementare. Valorizza il tempo del professionista, incaricato e chiamato a prendere una decisione importante in un determinato ambito".