Mountain Maps, il navigatore della montagna

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Daniele Semeraro

Daniele Semeraro

L’app, ideata da cinque trentini con la passione per la tecnologia, dà la possibilità di seguire il percorso più adatto alla propria forma fisica e alle proprie esigenze per raggiungere, sia d’estate che d’inverno, qualsiasi punto di interesse in montagna, sia a piedi, sia con gli sci o con la bicicletta

Quante volte è capitato di essere in montagna e non sapere se il sentiero che ci hanno consigliato è adatto alla nostra forma fisica? Quante volte su un sentiero non abbiamo trovato il bivio giusto, ci siamo persi e avremmo voluto avere una sorta di navigatore in grado di riportarci sulla strada corretta? Quante volte, ancora, ci siamo chiesti se una strada fosse adatta per un passeggino? A queste (e a tante altre) domande vuole rispondere Mountain Maps, un “navigatore satellitare della montagna” scaricabile gratuitamente. L’abbiamo provato e incontrato i fondatori, ecco come funziona e di cosa si tratta.

Che cos’è e come funziona

Mountain Maps tramite algoritmi di intelligenza artificiale, machine learning e l’analisi dei Big Data è in grado di consigliare un percorso adatto all’utente in base alle sue esigenze, in tutte le stagioni e in varie discipline (come escursionismo, sci, ciclismo), considerando anche gli impianti di risalita. L’app funziona offline e, una volta aperta, permette di scaricare le mappe di numerose province italiane. Una volta scaricata la mappa è possibile scegliere il percorso più adatto e personalizzare il proprio itinerario scegliendo la tipologia di terreno, l’esposizione, l’accesso con passeggino o carrozzina e, in inverno, la difficoltà delle piste. Mountain Maps riesce ad apprendere e di conseguenza elaborare una stima precisa del comportamento dei turisti in montagna, proponendo sempre il percorso più adatto, come ci spiega il Ceo e Founder di Mountain Maps Denny Calovi, che ha lavorato insieme a cinque soci fondatori, tutti trentini, con una grande passione per la montagna, la tecnologia e l’innovazione: “Se siamo in vacanza con un bambino piccolo Mountain Maps ci consiglierà un percorso senza grandi pendenze, senza vie ferrate, senza pericoli particolari e, magari, suggerirà anche di prendere un impianto di risalita per evitare un primo tratto in pendenza”.

L’app può essere usata come un vero e proprio navigatore e può essere tenuta aperta durante tutto il percorso (anzi, in futuro è prevista l’implementazione di una sorta di concorso a premi per chi cammina di più): in questo modo l’utente saprà sempre dove si trova, se sta andando nella giusta direzione, dove dovrà girare e quanto manca all’arrivo. Il lavoro di Mountain Maps è proprio quello di analizzare una mole molto importante di dati, imparando da essi: “Se - continua Calovi - vediamo che ogni volta un percorso viene deviato, allora capiamo che c’è qualcosa che non va, che le indicazioni non sono chiare, e andiamo a migliorare i dati proprio attraverso l’interpretazione di queste modifiche”.

Il futuro di Mountain Maps

Al momento la startup trentina ha siglato una partnership con Madonna di Campiglio Ski Area e con la Paganella per ottimizzare, facilitare e rendere più accessibile l’esperienza turistica sul territorio. Il team, ci spiegano, lavora per implementare nuove funzionalità della piattaforma e tra gli obiettivi futuri c’è quello di consolidarsi sul territorio nazionale e di crescere nel mercato alpino, andando a comprendere nell’app anche regioni di Francia, Svizzera, Austria. “Il nostro obiettivo per i prossimi anni - conclude Calovi - è quello di migliorare ancora di più tutte le funzionalità di intelligenza artificiale. Ad esempio potremo dire all’app ‘Voglio andare in Trentino, stare a bassa quota, ho solo scarpe da ginnastica e voglio godere di un bel panorama’ e il sistema sarà in grado di consigliare il percorso migliore analizzando le nostre parole“.

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