Dal 3D al gaming professionale, dalla scuola ai monopattini: ecco tutte le novità Acer
NOWSiamo entrati nella sede italiana dell’azienda taiwanese diventata uno dei principali produttori di personal computer e accessori. Ecco cos’ha detto il country manager Diego Cavallari a Sky TG24
Come si muovono le grandi aziende tecnologiche nel post-pandemia, quali sono i trend dell’anno e dove si sta spostando il mercato? Ne abbiamo parlato in un’interessante chiacchierata con Diego Cavallari, country manager per l’Italia di Acer, azienda taiwanese diventata uno dei principali produttori al mondo di personal computer e accessori. Una chiacchierata che parte da un punto ormai riconosciuto da tutti i principali vendor: il mercato rispetto allo scorso anno è in sofferenza, soprattutto se si considerano i numeri molto importanti fatti dal settore durante la pandemia, quando l’informatica è stata uno dei settori chiave che ha permesso alle aziende di continuare a lavorare e ai bambini e ai ragazzi di continuare a studiar (anche se le prospettive non sono poi così scure). Acer punta molto sulla strategia del doppio brand: il marchio principale (Acer, appunto) e il marchio Predator, un brand a sé focalizzato sul mondo gaming con prodotti super-performanti utilizzati a livello di processore e scheda grafica sempre più anche dal mondo della modellazione 3D e del montaggio video.
Cavallari, durante il CES di Las Vegas avete annunciato molte novità. Da dove partiamo?
“Acer come sempre spazia in vari campi dell’elettronica di consumo con un focus sull’IT. Passiamo dai prodotti all-in-one per la casa e il professionista alle nostre due roccaforti che sono i prodotti gaming e i prodotti basati sul sistema operativo Chrome, i Chromebook. Crediamo che questi due filoni siano i più importanti innanzitutto perché il mondo Chrome è orientato agli studenti e offre ai ragazzi e alle scuole lo strumento giusto per apprendere in maniera innovativa, e poi c’è il mondo gaming in cui i videogiocatori sono sempre più attratti da prodotti iper-performanti e trova quasi limiti nelle console. Aggiungo che ho imparato da poco che le console non sono nostri competitor ma sono nostri ‘amici’: avvicinano il consumatore al mondo gaming e magari poi ci si sposta su prodotti più professionali”.
Quali sono le vostre linee gaming e quali sono le differenze?
“Abbiamo Predator che è una gamma separata per prodotti molto performanti, arriviamo a toccare il punto prezzo di 5.000 euro per un desktop. E poi abbiamo un prodotto di raccordo ma sempre ben identificato che è il prodotto Nitro. Nitro per noi è l’entry gaming, perché a differenza di altri vendor vogliamo identificare la piattaforma gaming in modo molto importante e in modo molto incisivo. Quindi il colore nero, le luci, la tastiera molto reattiva per non perdere neanche un secondo o un millisecondo di un videogioco”.
E poi tra le novità avete puntato molto sulla sostenibilità…
“Abbiamo una linea di prodotti chiamata Vero. Si tratta di prodotti realizzati con materiale riciclato molto semplici anche da riparare e con pezzi facili da sostituire. E poi la novità di quest’anno è che abbiamo aperto anche alla mobilità elettrica: per Acer il fattore ambiente è molto importante e crediamo che la mobilità elettrica nel prossimo futuro possa essere cruciale soprattutto nelle grandi città dove ci sono leggi sempre più stringenti, gli spazi diventano sempre più angusti e dunque la mobilità elettrica può darci una grossa mano”.
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Un’altra importante novità è la tecnologia SpatialLabs. In che cosa consiste e che vantaggi offre?
“Abbiamo voluto rilanciare il 3D, che fino a poco tempo fa si era quasi esaurito, perché pensiamo che possa essere assolutamente utile in ambito professionale, a chi fa modellazione 3D, a chi disegna prodotti, a chi studia, e poi ovviamente anche ai gamer, per cui giocare attraverso uno schermo 3D totalmente immersivo è un’esperienza nettamente superiore rispetto agli schermi tradizionali. A differenza delle tecnologie che fino ad oggi eravamo abituati a conoscere SpatialLabs funziona in questo modo: abbiamo uno schermo retroilluminato con diverse piccole lenti che proiettano la luce dei pixel; sopra abbiamo due fotocamere che vanno a puntare esattamente le pupille e che con l’aiuto dell’intelligenza artificiale centrano la distanza degli occhi dell’utente, facendo sì che le lenti orientino esattamente il fascio di luce, il colore, l’immagine con una spazialità esatta che ricrei l’effetto 3D. Alla distanza giusta - e noi lo possiamo confermare dopo averlo provato, ndr - si tratta di un effetto spaziale”.
Cosa dobbiamo aspettarci da Acer per il 2023 e per gli anni a venire?
“Acer è un’azienda tradizionalmente del mondo IT che ha imparato in questi anni a spaziare, a entrare anche in mondi che non sono nostri oggi ma che lo diventeranno in futuro. Io credo che la tecnologia sarà sempre più vicina alle persone, sarà sempre più nascosta all’interno dell’uso e consumo quotidiano quindi questo è sicuramente un filone che Acer vorrà intraprendere, tanto è vero che Acer vuole chiudere le barriere fra la tecnologia e le persone, quindi di fatto essere a fianco di ogni persona”.