Liberty Rider, l'angelo custode dei motociclisti

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Nicola Paolella

È l’incubo di ogni motociclista: ritrovarsi a terra, magari senza alcuna colpa, se non quella di essere nel posto sbagliato nel momento sbagliato, senza la possibilità di chiamare soccorsi. Ma ai motociclisti adesso viene incontro un'app. Ecco come funziona

Non è fantasia, non è nemmeno pessimismo: è quello che succede, e spesso, a chi viaggia su due ruote per piacere oppure necessità. Basta un dato per capire la dimensione del problema: in Europa le moto rappresentano il 2 per cento dei mezzi circolanti ma sono coinvolte, insieme ai loro rider, nel 20 per cento degli incidenti stradali. Numeri pienamente confermati anche dalle casistiche italiane. Tanto si è fatto in tema di sicurezza, molto è ancora da fare perché il fato non vede oltre il proprio naso ed è per questo che idee come quelle di Liberty Rider sono sempre benvenute.

Che cos'è e come funziona

Si tratta di una applicazione per smartphone in grado di rilevare un incidente motociclistico e far partire una chiamata di soccorso in brevissimo tempo. Sviluppata da un gruppo di appassionati francesi, Liberty Rider in 7 anni ha creato una community di oltre 750mila utilizzatori per un totale di 1.000 kilometri monitorati e protetti ogni ora, salvato più di 300 vite, aiutato 7.000 persone, prevenuto 9.000 incidenti per imprevisti in curva. Attiva nel nostro paese grazie anche alla collaborazione con il centro assistenza IMA Italia Assistance, in soli nove mesi il numero di chiamate gestite dal sistema di controllo è stato impressionante: oltre mille e nel 50 per cento dei casi si è trattato di gestire alla svelta lesioni che avrebbero potuto avere conseguenze anche gravi. La procedura in caso di rilevazione di un problema è semplice ma efficace. Il centro assistenza chiama tre volte il cellulare sul quale ha rilevato la caduta per potersi sincerare della gravità, in caso di mancata risposta i soccorsi partono in automatico.

Un'app a 360 gradi

Ma il sistema gestisce e interpreta l’intero viaggio comprese le pause caffè, si attiva in automatico, avverte dell’approssimarsi di una curva pericolosa e non è legato alla moto ma allo smartphone. Non un semplice Gps, insomma, ma un tutor dalle potenzialità enormi, le cui funzionalità sono continuamente ampliate. Liberty Rider, infatti, ora è in grado di trasformarsi in un vero e proprio sistema di navigazione che registra i percorsi, conserva memoria dei viaggi attraverso l’archiviazione delle foto, può inviare sms ad un numero prestabilito all’inizio e alla fine di un di un giro oppure condividere con esso la posizione in tempo reale, per tranquillizzare chi rimane a casa. È possibile anche impostare le modalità di guida scegliendo tra veloce, divertente o bilanciato lasciando all’applicazione la scelta dell’itinerario ma dando libero sfogo agli stati d’animo del momento. E se si ha la fortuna o l’abilità di imbattersi in percorsi da fare invidia e l’altruismo necessario, beh, c’è la possibilità di condividerli con la community. L’applicazione è gratuita ma le funzionalità avanzate hanno un costo di 3 euro e 99 che possono però essere inglobate nel piano di assistenza al veicolo di IMA Italia.

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