Alessandra Ricchizzi, facialist che unisce manualità e tecnologie per valorizzare unicità

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Valentina Clemente

Unire la manualità, studiata e approfondita, alle migliori tecnologie, con l’obiettivo di migliorare il volto di ciascuno di noi, mantenendo l’unicità e le caratteristiche che ci contraddistinguono. Perché essere belle e belli è possibile, soprattutto senza snaturarsi. Curando le proprie imperfezioni. E valorizzando la propria unicità. Parola di Alessandra Ricchizzi, prima facialist italiana, che con i suoi trattamenti all’avanguardia cura e valorizza il viso di chi decide di affidarsi a lei

Parte tutto dalla volontà di rendere le persone più belle. Non solo un mantra, ma una vera missione che porta avanti da anni. E proprio in questi anni di studio e analisi della pelle, alla sua manualità ha scelto di unire strumenti tecnologici, per un connubio che cura la pelle, senza invaderla. Ecco Alessandra Ricchizzi, facialist orgogliosamente italiana, amatissima anche all'estero. Una professionista curiosa e visionaria, capace di rendere più belli i visi delle persone senza snaturarli, ma anche di valorizzare ogni unicità. Ci apre le porte del suo spazio, AR Suite, nei pressi del Duomo a Milano, dove accoglie - e sembra veramente di essere a casa - clienti che si affidano ai suoi trattamenti, un mix perfetto di manualità e tecnologie avanzatissime, a partire dalle "dita bioniche".

"Tutto parte da Iron Man"

"Con mio figlio, durante la pandemia, ho guardato spesso Iron Man. Proprio questo supererore mi ha fatto venire un'idea: trovare un supporto che mi rendesse più forte nel mio lavoro" ci spiega Ricchizzi. "E lì è nata la ricerca che mi ha portato a trovare le dita bioniche che, dopo lunghe ricerche, ho trovato a Los Angeles. Funzionamo moltissimo: vanno a detossinare il tessuto, lo tonificano e lo drenano. Uso anche l'ossigeno puro, con il led incorporato, una luce fredda che va in biostimolazione del tessuto e, in base alla luce, permette di stimolare il collagene e la circolazione. Tutto sempre e comunque in base all'inestesismo che si deve curare".  Curare, ma anche valorizzare: tutti gli strumenti che Alessandra Ricchizzi usa nei suoi trattamenti hanno questi obiettivi importantissimi.

Affidarsi sempre a professionisti

Fondamentale affidarsi a professionisti del settore, senza farsi contagiare da falsi esperti che danneggiano la pelle, e non solo del viso. Insieme alla tecnologia, Alessandra Ricchizzi ha anche brevettato un massaggio che riporta in asse il viso, riequilibrandolo. Un metodo made in Italy, che molti paesi guardano con attenzione: "La cosa più importante, pressoché fondamentale, è la manualità" - ci racconta la facialist. "Abbiamo spesso dei blocchi emotivi e muscolari, che possono essere sciolti solo dal contatto e dall'energia. Ecco: la cliente deve entrare da me in un modo, e uscire in un altro. Poi la tecnologia mi aiuta, perché ha una potenza diversa dalla manualità. Ma allo stesso tempo creo un connubio perfetto, cercando anche tecnologie che non diano troppo fastidio e non siano troppo invasive. 

"Cerco sempre una tecnologia che vada a pari passo la mia manualità, per rendere tutto più armonioso"

Tecniche e strumenti non invasivi, studio e analisi della pelle. Manualità e tecnologie testate che, insieme, creano un’unione perfetta ed efficace. E un ambiente che ti mette nelle condizioni di affidarti a chi può prendersi cura di imperfezioni che possono diventare particolarità, speciali. Alessandra Ricchizzi ci insegna tutto questo, perché un giusto equilibrio tra strumenti e manualità è fondamentale. Ed è uno dei cardini della sua passione diventata lavoro.

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