La nostra recensione del medio-gamma di OnePlus per il 2022 che si distingue per un ottimo schermo e, come sempre, un ottimo comparto batteria/ricarica
È una delle aziende high-tech più giovani sul mercato essendo stata fondata nel 2013 da Pete Lau che, una volta lasciata OPPO, ha dato vita a OnePlus. Più che un’azienda uno stile di vita, sicuramente un modo nuovo di intendere il business, la tecnologia. Le intenzioni erano nobili: produrre smartphone di alta fascia a prezzi convenienti attraverso un sistema di vendita ad inviti online, un solo taglio di memoria, senza possibilità di espansione. Ironia della sorte oggi OnePlus fa parte del gruppo OPPO insieme a realme e le economie di scala stanno cambiando pian piano obiettivi e intenzioni originarie. L’ultimo smartphone nato in casa One Plus ne è la conferma. Il Nord CE 2 5G infatti richiama alla mente qualche consanguineo della famiglia OPPO pur rimanendo originale, piacevole alla vista, rifinito con cura e con molti… plus.
Finiture e dotazione top
Pesa 178 grammi, ha dimensioni che permettono di maneggiarlo con una sola mano, ed è sottile, come pochi: 7,8 millimetri. Viene presentato in due soli colori: grigio e azzurro anche se è in quest’ultima tinta che rende meglio. Ma come ogni recensione che si rispetti partiamo dal momento più bello dopo quello dell’acquisto: l’apertura della scatola, l’unboxing per chi mastica l’inglese. All’interno troviamo subito una piacevole sorpresa, la cover trasparente in silicone, ben fatta, morbida, sottile ma proprio per questo forse non protettiva quanto vorremmo. Il cavo di ricarica è nella tipica colorazione rossa, OnePlus ne ha fatto una caratteristica distintiva del marchio e a noi non dispiace. In ultimo troviamo il caricabatterie, ormai una rarità nella dotazione di serie e in questo caso un vero plus. Me ne parliamo tra poco. Le finiture sono ottime, le fotocamere sporgono di pochi decimi di millimetro nella parte posteriore, annegate in una mattonella perfettamente integrata nel disegno della cover che è in plastica e ha una forte tendenza a trattenere le impronte.
In ogni caso un bel lavoro a cui si aggiunge una non banale sensazione di solidità che riesce a far dimenticare perfino l’assenza di certificazione di impermeabilità.
Display e comparto fotocamere
Uno dei punti di forza del Nord CE 2 5G è sicuramente il display, un amoled FHD+ (1.080 per 2.400 pixell) da 6,43 pollici e refresh rate a 90 Hz protetto da un vetro Gorilla Glass 5 e supporto all’ HDR+. Insomma non una sorpresa ma una piacevole conferma dell’attenzione che OnePlus ripone in questi particolari. Molto luminoso e il fatto che sia un Amoled non deve necessariamente farlo passare per scontato. Gli amanti dei toni freddi si esalteranno, chi predilige quelli caldi dovrà "smanettare" con le impostazioni senza trovare però piena soddisfazione. Ottimi gli angoli di visione.
Non altrettanto entusiasmante il comparto fotografico composto da una fotocamera principale da 64 MP con apertura di f/1.7, una ultra-wide da 8 MP e una macro da 2 MP. La grandagolare va spesso in sofferenza e di notte il "rumore" è notevole anche ricorrendo alla funzione Nightscape che scatta fino a 9 immagini a esposizioni differenti per poi unirle in modo intelligente. Buone le intenzioni, risultati nella norma. Il riscatto arriva con la luce, soprattutto quella naturale. Le foto sono nitide anche se i bianchi sembrano talvolta troppo vivi, mentre è davvero bene a punto la modalità ritratto con scontorni sempre precisi. Numerose le opzioni software anche per i video: dalla modalità slow motion, a quella time lapse con possibilità di catturare immagini sia in Full HD che in 4k a 30 fps e una stabilizzazione che alla massima risoluzione lascia spazio a qualche critica mentre risulta davvero ben calibrata in modalità 1.080. Nella media la fotocamera anteriore da 16 MP che ha comunque negli scontorni il suo punto di forza.
Ricarica rapida e autonomia super
Ma è la batteria da 4.500 mAh il vero plus. Arriva a sera con abbondante riserva e con la ricarica da 65 W del caricatore in dotazione in soli 15 minuti dà linfa fino a un giorno mentre se si ha la pazienza di aspettarne 32 può portare il dispositivo dall'1 al 100% senza scaldare e in tutta sicurezza.
Una mini rivoluzione ha riguardato il processore. OnePlus è passata da uno Snapdragon di Qualcomm a un Mediatek Dimensity 900 octa-core con un'architettura a 6 nanometri e predisposto alle velocità di rete 5G e Wi-Fi 6, associato a una GPU MALI G68 MC4 e a 8 GB DI RAM. 128 i Gb di ROM, memoria espandibile cosa che fa sempre storcere il naso ai fan della primissima ora di OnePlus.
Velocissimo il sensore di riconoscimento delle impronte sotto il display, non sbaglia un colpo, un po’ metallico invece l’audio proveniente dall’unico altoparlante posto nella parte inferiore dove campeggia il prezioso jack da 3,5 mm per le cuffie.
Intelligente lo spazio ricavato nello sportellino laterale che permette di installare l’espansione di memoria MicroSD fino a un terabite e le due nano sim contemporaneamente.
Solo Android 11 con due anni di aggiornamenti
Strana, invece, la scelta di dotare il Nord CE 2 5G di Android 11 visto che per il 12 bisognerà aspettare, e nonostante i due anni di aggiornamenti promessi da OnePlus lo smartphone è destinato comunque a rimanere indietro.
Infine il prezzo: 359 euro sono forse adeguati alla dotazione hardware e software ma risulta alto per un marchio dalle origini di OnePlus. Forse è solo il segno dei tempi che cambiano ma noi avremmo preferito rimanere aggrappati al sogno di Pete Lau.
Pro e Contro
PRO
- Display
- Ricarica e batteria
CONTRO
- Comparto fotografico nella media
- Solo Android 11, per ora