Un assistente vocale per sentirsi meno soli

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Roberta Giuili

Il progetto Voice4health registra un aumento del benessere tra le persone anziane che hanno vissuto per un periodo con la tecnologia degli assistenti vocali.

Un assistente vocale per amico. O almeno per compagnia. La tecnologia può essere d'aiuto, soprattutto per le persone più anziane che in questo periodo di pandemia hanno sofferto più degli altri l'isolamento e la solitudine. 

Aumenta il benessere

Il progetto Voice4health ha cercato di analizzare gli effetti dell'utilizzo degli assistenti vocali tra le fasce di età più avanzate. Sessanta persone tra i 65 e gli 80 anni hanno per un periodo utilizzato l'Alexa di Amazon. E il loro benessere, per tre su quattro, è aumentato.  

Una videochiamata per tutti

I dati sono stati registrati dal Centro di ricerca dell’Università Cattolica EngageMinds HUB in collaborazione con DataWizard e con il contributo non condizionante di Amazon e hanno evidenziato che oltre alla serenità degli intervistati, aumentava anche la voglia di comunicare tramite la tecnologia. Con una videochiamata per esempio, modalità che nel periodo della pandemia è diventata prevalente ma che per le fasce d’età più avanzate non è sempre intuitiva. Rendere quindi questo tipo di comunicazione più semplice e vicina a tutti riduce anche lo stress psicologico e la sensazione di isolamento. 

 

Il progetto Voice4health

Il risvolto economico

Questo utilizzo degli assistenti vocali potrebbe diventare sempre più rilevante anche dal punto di vista economico.  Una tecnologia che impatterà sulla cosiddetta "silver economy", cioè quel segmento rivolto alla fascia più anziana della società.  

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