Innovation Science Story, la nuova collezione sostenibile di H&M

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Chiara Puglisi

Sono sempre di più le case di moda che mirano a creare tessuti innovativi che evitino il più possibile lo sfruttamento delle materie prime come l’acqua e i terreni coltivabili per scopi alimentari. Il gruppo svedese H&M ha realizzato un’intera collezione sostenibile e innovativa

Innovation Science Story è una produzione di moda del presente creata dal

gruppo storico della moda di qualità e a prezzi contenuti H&M, che da anni è impegnato nella realizzazione di capi totalmente sostenibili grazie all’utilizzo delle più innovative tecnologie. H&M presenterà durante tutto il 2021 la collezione Innovation Science Story sotto forma di capsule sostenibili e innovative. Ognuna celebrerà la lungimiranza di alcuni processi produttivi per una trasformazione radicale nella realizzazione di capi orientati all’innovazione, alle lavorazioni sostenibili e al design.

I materiali

Processi produttivi del futuro declinati al presente e materiali nuovi come

EVO byFulgar: filato 100% biologico a base di olio di ricino. La pianta di ricino è una risorsa totalmente rinnovabile che può crescere spontaneamente su terreni poveri e aridi e che non richiede grandi quantità d'acqua né sottrae terreno coltivabile per scopi alimentari. Agraloop Hemp Biofibre, una fibra naturale ricavata dagli scarti provenienti dal raccolto di semi oleosi di canapa, una delle innovazioni vincitrici del Global Change Award 2018. Poi Desserto, alternativa vegana alla pelle creata da piante di cactus. La pelle a base di cactus è cruelty-free e riduce l'uso di risorse naturali, come l'acqua. Eastman Naia, fibra cellulosica che viene prodotta in un sistema chimico a ciclo chiuso per il 60% con polpa di legno e per il 40% con plastica di scarto riciclata. Texloop: un tipo di cotone riciclato chiamato RCOT, elaborato utilizzando gli scarti di cotone pre-consumo per creare un nuovo materiale preservando la qualità della fibra originale per un ulteriore riciclo.

Il riciclo

Ma in H&M si guarda solo all’innovazione e alla tecnologia dei nuovi materiali: per il gruppo svedese - ci spiegano - riciclare significa ridare vita ai capi d’abbigliamento deteriorati e scartati dagli armadi dopo il cambio di stagione. Da oggi, grazie all'innovazione e alle nuove tecnologie, è possibile ridare nuova vita ad un vestito strappato o ad una maglietta scolorita, evitando che finiscano in discarica. H&M ha lanciato Looop, un sistema di riciclo dei capi d'abbigliamento che trasforma gli abiti usati in nuovi. Una delle prime a provarlo è stata Jane Goodall, che per quasi 60 anni ha promosso la necessità di proteggere il nostro pianeta e tutti gli esseri viventi. Con l'aiuto di Looop è riuscita a rinnovare una delle sue camicie iconiche, che rivivrà come maglione. La cantautrice americana SZA, appassionata di riciclo, upcycling e riparazioni, ha trasformato una gonna in maglia del 1991, appartenuta a sua madre, in una sciarpa. L'attivista per il clima Vic Barrett ha trasformato una camicia che ha indossato in una sua battaglia per combattere la crisi climatica in una sciarpa, mentre la modella Andreea Diaconu, impegnata a rendere il mondo un posto migliore, ha riciclato la sua vecchia uniforme da karate in un maglione. Il futuro della moda è sostenibile, perché la moda non merita di finire nelle discariche.

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