Smart working e sistemi in cloud sono in cima agli obiettivi dei criminali informatici per i prossimi dodici mesi. A dirlo è Trend Micro nel suo rapporto annuale dedicato alla cybersecurity
Il 2020 è stato l’anno dell’improvvisa spinta verso la digitalizzazione. Più persone connesse, anche le meno esperte, e più criminali pronti ad approfittarsene. E il 2021? Per Trend Micro è il momento di “invertire la tendenza”. “Turn the tide” è infatti il titolo scelto dalla multinazionale della sicurezza informatica per il suo rapporto sui rischi nei prossimi dodici mesi.
Smart working nel mirino
Secondo le previsioni, nel mirino dei criminali ci sarà sempre di più lo smart working. Le postazioni di chi lavora da casa, magari con un pc personale utilizzato da tutta la famiglia, possono essere un modo per accedere alla rete aziendale. Lisa Dolcini, marketing manager di Trend Micro Italia spiega come: “Con una tecnica di man in the middle, ad esempio, posso inviare una mail ad uno studente che sembra essere inviata da un insegnante in cui si dice: clicca qui per scaricare il tuo compito, sei stata bravissimo”. A quel punto si prende possesso del computer ed è più facile entrare in una Rete aziendale.
Attenzione al Cloud
Non è l’unico fronte su cui stare in guardia. Secondo il rapporto, le aziende aumenteranno notevolmente il ricorso ai sistemi in Cloud. Comodi certo, ma basta una configurazione sbagliata per esporre la Rete a possibili attacchi.
Come difendersi
Per contrastare il fenomeno, secondo gli esperti, occorre puntare anzitutto sulla formazione. Ingannare le persone con le cosiddette tecniche di “ingegneria sociale” è infatti uno dei modi principali per attaccare. E poi ci sono gli investimenti sulle tecnologie. “Anche le nostre ricerche – spiega Gabriele Faggioli, presidente del Clusit, l’Associazione italiana per la sicurezza informatica – stanno dicendo che gli attacchi sono in aumento che la pandemia è stata fortemente utilizzata dai cybercriminali. Ma, dall’altra parte, abbiamo un contesto di investimenti ancora non sufficiente” (NOW, la rubrica di SkyTg24 su innovazione e tecnologia).