Immagino, dove i prodotti dei supermercati diventano digitali

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Chiara Piotto

Nella sede milanese di GS1 Italy i prodotti di largo consumo vengono registrati grazie al codice a barre, fotografati e inseriti in uno "scaffale virtuale". Che permette di tracciare anche come cambiano le nostre abitudini di consumo

Provenienza dei prodotti, ingredienti, peso, forma della confezione. Tutti dati che, con la crescita dell'e-commerce per i prodotti di largo consumo, sono consultabili anche online. Il "gemello digitale" del prodotto è infatti imposto dalla normativa europea che prevede che le aziende offrano ai clienti online le stesse informazioni a cui possono accedere i clienti dei negozi "fisici" tradizionali. Siamo stati nella sede milanese di GS1 Italy dove, nelle stanze del servizio Immagino, barattoli, scatole e bottiglie vengono registrati grazie al codice a barre, misurati, fotografati e – di fatto – digitalizzati, perché vengono rilevate anche tutte le informazioni presenti sull’etichetta e sul pack. Sono così pronti per essere condivisi e diffusi online e offline.

Dati digitali per tracciare come cambiano le nostre abitudini

Alla rete di Immagino aderiscono 1.750 aziende industriali del largo consumo e 27 retailer, per una copertura dell'82% del giro d'affari del confezionato in Italia. Una volta inserite nel sistema Immagino, le informazioni riportate in etichetta - che compongono lo "scaffale virtuale" - vengono raccolte e organizzate per categorie in un database. Non solo: incrociate con le rilevazioni Nielsen sulla vendita degli stessi prodotti, danno vita a "Osservatorio Immagino", un report semestrale che registra le tendenze sui consumi degli italiani, come il successo dei prodotti biologici e integrali o la crescente attenzione all’impatto ambientale e alla provenienza regionale. A spiegarcelo è Marco Cuppini, research and communication director di GS1 Italy: "Grazie alle nostre rilevazioni abbiamo visto che l’etichetta è sempre più ricca di informazioni, perché il consumatore ha bisogno di conoscerle per fare scelte di acquisto più consapevoli".

La spesa multimediale

Grazie allo smartphone, leggere questi dati diventa ancora più immediato: "Attraverso il codice a barre possiamo accedere a informazioni "aumentate", raggiungere un sito dove il prodotto si racconta, capire meglio come utilizzarlo, magari leggere qualche ricetta, da dove arriva, l’origine della materia prima - continua Cuppini - La spesa è già un’esperienza multimediale per chi la fa online, e lo diventerà anche per chi continuerà a farla nei negozi tradizionali, che stanno mutuando questi cambiamenti digitali trasformando i vecchi supermercati di una volta in qualcosa di diverso".

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