Lotta al terrorismo, ecco come funziona la "caccia ai droni" dell'Esercito

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Simona Vasta, inviata a Sabaudia (LT)

Giocattoli, dispositivi poliedrici o potenziali minacce? L'alta tecnologia dei droni, nelle mani sbagliate, può rappresentare un'insidia da guerra aerea. Studiata e contrastata dal centro di eccellenza antidrone dell'Esercito

20 dicembre 2018. Polizia, esercito, forze speciali, cecchini e anche un elicottero. Tutti all'aeroporto di Gatwick, il secondo della Gran Bretagna, per cercare di capire chi comanda i droni che hanno costretto le autorità a bloccare il traffico aereo. Decine i voli costretti a cambiare rotta. Un disastro dal punto di vista economico al quale si sono sommati i disagi a catena per le migliaia di passeggeri dirottati su altri aeroporti lontani da Londra. Ma soprattutto questo giorno ha rappresentato la prima dimostrazione di un allarme sicurezza aerea che non è un allarme isolato. Terrorismo, atto di follia, attacco nemico nei teatri di guerra. I droni nelle mani sbagliate possono rappresentare una seria minaccia.

Il centro antidrone dell'Esercito

Il centro di eccellenza, a valenza interforze, è nato proprio per prevenire questo tipo di pericoli. Professionisti che simulano, studiano ed aggiornano costantemente la tecnologia necessaria per combattere quella che può sembrare una guerra in miniatura nei nostri cieli, ma che invece ha dimensioni molto più inquietanti. Jammer, laser e droni che abbattono altri droni sono dunque i disturbatori che vengono già utilizzati e costantemente aggiornati, soprattutto a scopo preventivo. Da quelli più agevoli, che operano però sulle brevi distanze, a quelli più grandi per operazioni complesse e a largo raggio di azione. Con diversi gradi di difficoltà, soprattutto se si lavora nelle città, dove gli edifici interferiscono con i radar e i volatili possono rappresentare un falso bersaglio. Gli operatori devono perciò essere in grado di interpretare rapidamente i dati in possesso per elaborare le strategie dissuasive in pochi secondi.

Una risorsa per la polizia giudiziaria

Il personale del centro di eccellenza ha già operato su diversi eventi nazionali, oltre che nelle missioni all'estero. I droni a disposizione sono inoltre diventati una fondamentale risorsa sia per operazioni di polizia giudiziaria, come nella terra dei fuochi, sia per il monitoraggio anti-sciacallaggio nei casi di calamità naturale. L'appello che viene lanciato dai professionisti del settore non va comunque sottovalutato: Non sono giocattoli, siate sempre prudenti e consapevoli. Anche perché le sanzioni possono essere esemplari.

 

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