Facebook valuta l’acquisizione di una società di cybersicurezza

Tecnologia
Immagine di archivio (Getty Images)
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Secondo il sito ‘The Information, la compagnia di Menlo Park è in trattativa con alcune aziende specializzate nel settore

Durante lo scorso mese, Facebook ha subito un attacco informatico che ha messo a rischio la sicurezza degli account di oltre 90 milioni di utenti. Secondo quanto riportato dal sito ‘The Information’, per correre ai ripari e tutelare i dati degli iscritti al social network, l’azienda di Menlo Park sarebbe interessata ad acquisire una società specializzata in cybersicurezza. Stando alle prime indiscrezioni, pare che Facebook, dopo essere entrata in contatto con varie realtà attive nel settore, si stia preparando a concludere le trattative entro la fine dell’anno. Al momento non sono trapelati i nomi delle compagnie coinvolte nella possibile acquisizione.

Facebook e l’opinione pubblica

L’acquisizione di una società di cybersicurezza non solo consentirebbe a Facebook di difendersi meglio dai futuri attacchi informatici, ma potrebbe anche riabilitare l’immagine del social media agli occhi dell’opinione pubblica. Durante l’ultimo anno, lo scandalo Cambridge Analytica e le violazioni degli hacker hanno danneggiato l’immagine della rete sociale fondata da Mark Zuckerberg. Per cercare di riottenere popolarità, l’azienda ha portato avanti varie iniziative, tra cui l’eliminazione di migliaia di app di terze parti, l’introduzione di vari metodi per contrastare le fake news (con risultati non sempre brillanti) e l’aggiunta di nuove funzionalità.

La violazione di settembre

L’attacco informatico avvenuto a settembre è stato un duro colpo per Facebook. Gli hacker sono riusciti a sfruttare una falla nella sicurezza del social media per rubare i token di accesso di oltre 30 milioni di account. Una cifra considerevole ma inferiore ai 50 milioni inizialmente stimati. I pirati informatici sono riusciti a sottrarre a 14 milioni di utenti informazioni relative al nome e all’email o al numero di telefono. Dagli altri account coinvolti nell’attacco sono stati raccolti dati personali aggiuntivi come il sesso, la religione, il comune di residenza, le informazioni sul dispositivo utilizzato e le 15 ricerche più recenti.
Poco dopo la violazione, Facebook ha reso disponibile un link consultabile per capire se il proprio account rientra o no tra quelli bersagliati dagli hacker. 

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