Dall’analisi del Consorzio Abi Lab in collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano, è emerso che molte persone tra 18 e 34 anni lo utilizzano tramite smartphone
In un mondo dove la tecnologia fa sempre più parte della vita di tutti i giorni, le banche sono riuscite a restare al passo con l’innovazione calibrando l’offerta con le aspettative dei clienti, ormai abituati a compiere qualsiasi azione utilizzando uno smartphone o un tablet. Sono soprattutto i giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni a preferire l’utilizzo di internet per effettuare le operazioni e i pagamenti bancari.
Questo è quanto è emerso dallo studio Abi Lab-Doxa, contenuto nel Rapporto annuale sul Mobile Banking.
Studio Abi Lab-Doxa
La ricerca, realizzata dal Consorzio Abi Lab in collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano, si è posta come obiettivo quello di comprendere i reali bisogni e le attese dei clienti delle banche, analizzando e descrivendo la percezione e i comportamenti degli utenti. Dall’analisi è emerso che la quota rosa (giovani tra i 18 e i 34 anni) del mobile banking è del 43%.
Nello specifico, il 43% dei clienti che utilizza questo servizio è diplomato e il 23% ha conseguito una laurea. Tutti gli utenti, inoltre, hanno un telefonino di ultima generazione. Il 92% possiede un computer portatile, circa l’83% tablet, mentre solo il 67% ha un computer fisso e una smart TV.
Lo smartphone è il dispositivo maggiormente utilizzato per compiere alcune operazioni bancarie online, quali controllare il saldo e i movimenti del conto corrente o per ricercare lo sportello e la filiale più prossima all’utente.
Mobile banking per operazioni informative e dispositive
Secondo i dati raccolti, l’89% degli utenti di mobile banking utilizza internet non solo per compiere operazioni informative quali visionare il conto corrente, il conto deposito e per usufruire dei servizi di geolocalizzazione, ma anche per effettuare azioni dispositive (bonifici, ricariche cellulari, F24, stipendi).
Nello specifico, il 2% degli utenti opera solo a livello dispositivo e il 9% compie solamente operazioni informative.
Dallo studio Abi Lab-Doxa è inoltre emerso che il 24% degli utenti del campione utilizza il servizio di trasferimento diretto di denaro tra persone (P2P). Infine, buona parte dei clienti che non ha mai utilizzato questa specifica funzione si dichiara propensa a farne uso in futuro.