Poker a 6, uomo VS Intelligenza artificiale: vince il computer

Tecnologia
Immagine di archivio (Getty Images)

Il sistema che ha compiuto l’impresa si chiama Pluribus ed è stato realizzato da un team di ricercatori della Carnegie Mellon University di Pittsburg, grazie alla collaborazione degli esperti di Facebook AI 

L’intelligenza artificiale ha raggiunto un altro record, che dimostra l’elevata potenza di calcolo dei super computer di ultima generazione: ha battuto per la prima volta cinque giocatori professionisti di poker in un incontro di Texas hold'em no-limit a 6.
La mente che ha compiuto l’impresa si chiama Pluribus ed è stata realizzata da un team di ricercatori della Carnegie Mellon University di Pittsburg, grazie alla collaborazione degli esperti di Facebook AI. La vittoria, descritta sul blog ufficiale di Facebook AI, verrà pubblicata sulla cinquantesima edizione della World Series of Poker Main Event.
L’ultimo risultato simile risale al 2017 e si deve a Libratus, l’IA che è riuscita a sconfiggere l’uomo in un incontro di Texas hold'em no-limit con due giocatori.

Le caratteristiche di Pluribus

Quella del gioco d’azzardo è solo l’ultima di una serie di sconfitte dell’uomo contro l’intelligenza artificiale, ma è sicuramente una delle più eclatanti.
L’IA, sviluppata sotto la guida di Noam Brown and Tuomas Sandholm, ha sconfitto l’uomo in più di 10.000 mani di poker, sia nelle sfide tra una persona e cinque Pluribus che in quelle tra un computer e cinque uomini.
“Abbiamo testato Pluribus contro giocatori professionisti di poker, inclusi due vincitori del Main Event delle World Series of Poker. Pluribus ha vinto in modo decisivo”, spiegano gli esperti di Facebook AI sul blog ufficiale.
Il successo di Plurimus, come ricordano i suoi sviluppatori, è permesso dalla sua capacità di gestire efficacemente le sfide affrontando più giocatori contemporaneamente e riuscendo a gestire il gioco nonostante la grande quantità di informazioni sconosciute.

Tra i segreti di Pluribus c’è il self-play

Pluribus integra diverse tecnologie di ultima generazione, tra cui un nuovo algoritmo di ricerca online. Uno dei suoi ‘segreti’ è il self-play, ovvero la capacità di spiegare a se stesso come vincere, senza esempi o indicazioni sulla strategia di gioco.
Utilizza, inoltre, molte meno risorse di calcolo rispetto ai robot che hanno sconfitto gli umani in altri giochi e impiega pochissima potenza di elaborazione e memoria.
Secondo gli sviluppatori, i risultati ottenuti da Pluribus dimostrano “che un algoritmo di intelligenza artificiale attentamente costruito può raggiungere prestazioni sovrumane al di fuori dei giochi a somma zero con due giocatori”.

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