Apple, tutto quello che c'è da sapere sull'iPhone XS

Tecnologia
Gli iPhone XS e XS Max (Getty Images)

Il nuovo smartphone della Mela, disponibile anche in versione extra-large, si rifà al suo predecessore. Migliora il processore e la resistenza all'acqua; il prezzo rimane stabile, ma sale con il XS Max. TUTTE LE FOTO | IL LIVEBLOG

Dopo mesi di attesa e indiscrezioni, l'iPhone XS (Ten S) non ha più segreti. È il dispositivo di punta di Apple e spera di bissare il successo del suo predecessore. La casa di Cuperino punta sul sostegno del fratello maggiore XS Max (con 6,5 pollici il più ampio iPhone di sempre) e sul dispositivo più economico della gamma, l'XR.

La presentazione

L'iPhone XS è stato presentato dal Ceo della società Tim Cook come lo smartphone Apple “di gran lunga” migliore di sempre. E il capo del marketing Phil Shiller lo ha definito “il più bello” nella storia delle Mela. Parole obbligate, che sono un mantra in ogni presentazione di Cupertino. È parso però che l'evento sia stato un po' "scarico" rispetto al passato. Forse perché dei tre iPhone si era già discusso tanto e si sapeva quasi tutto. Le indiscrezioni su nome, design e prezzi si sono rivelate azzeccate e le immagini circolate online autentiche. Anche i classici ululati del pubblico in sala, che manifesta così entusiasmo per un'innovazione particolarmente gradita, sono stati più freddi del solito.

Il nome

Già il nome scelto per l'iPhone 2018 dice molto. La sigla “S” è infatti già stata usata in passato, accanto al numero dell'iPhone dell'anno precedente. Indica una versione intermedia. Cioè un dispositivo che, al netto degli aggiornamenti, non porta grandi novità ma ritocchi e perfezionamenti rispetto al predecessore. L'iPhone XS segna quindi un ritocco del “X”, ma soprattutto una sua piena adozione. Curiosa poi la scelta per la versione extra-large: “Volevamo andare oltre il Plus”, ha detto Shiller. La pronuncia di XS Max somiglia molto a quella inglese di Xmas, abbreviazione colloquiale di Natale.

Il design

Dal punto di vista estetico, l'iPhone XS è molto simile al X. Le linee sono più dolci, ma l'impatto è quasi identico. D'altronde lo smartphone del decennale era stato una novità importante in fatto di design. Addio definitivo, quindi, al tasto Home che aveva sempre caratterizzato il dispositivo dalla sua nascita, nel 2007. E se lo scorso anno il X era stato il primo a farne a meno, la gamma 2018 è la prima a esserne del tutto priva (nel 2017 l'iPhone 8 lo aveva conservato). Gli elementi distintivi del design sono lo schermo edge to edge, cioè quasi privo di bordi, e un generoso notch, la tacca che ingloba sensori e fotocamera frontali. Dimensioni: display 5,8 pollici per il XS (le stesse del X) e 6,5 per il XS Max. Si tratta in entrambi i casi di Oled Super Retina con risoluzione 2.436 x 1.125 pixel. Saranno disponibili in tre colori, due classici (argento e grigio siderale) e una novità: oro.

Il cuore dell'iPhone XS

Le novità sotto la scocca sembrano più consistenti di quelle estetiche. Il nuovo processore è l'A12 Bionic: il Neural Engine (la componente che sovrintende all'intelligenza artificiale) è capace di 5000 miliardi di operazioni al secondo. E il machine learning è nove volte più veloce del predecessore consumando un decimo della sua energia. Anche grazie all'intelligenza artificiale, che adatta l'attività del dispositivo alle esigenze del momento, la batteria dell'iPhone XS dovrebbe durare 30 minuti in più del X; quella del XS Max ne promette 90. La capacità di elaborazione dell'A12 Bionic dovrebbe aumentare (assieme alla dotazione video e audio migliorate) la godibilità di concerti, film e videogiochi.

Resistenza ad acqua e birra

Alla voce “altre caratteristiche”, l'iPhone XS conferma (e non c'erano dubbi) il FaceID, cioè il sistema di riconoscimento facciale, evolutosi rispetto allo scorso anno. Il dispositivo è poi più resistente ai liquidi. Non regge solo a poche gocce d'acqua ma può rimanere immerso per 30 minuti a due metri di profondità senza subire danni. Chi lo perde in mare, prima di disperarsi (visto anche il prezzo) ha il tempo di tuffarsi per recuperarlo. Altra novità: il dispositivo regge anche l'alcol, in particolare il contatto con la birra.

Fotocamere

I due iPhone X avranno la stessa dotazione di fotocamere. Ce ne saranno due da 12 MP posteriori, con doppia stabilizzazione dell’immagine, zoom ottico 2X, registrazione video in 4K e slow motion. La fotocamera frontale è invece da 7 MP, con scanner 3D del volto per permettere al riconoscimento facciale di funzionare. Proprio le fotocamere sono uno degli elementi che marcano la differenza di prezzo con il più economico XR, che ha una sola fotocamera posteriore, sempre da 12 MP.

Doppia Sim

Confermata, su entrambi gli XS, la presenza di una doppia Sim. Non sarà, però, tradizionale. La seconda scheda sarà infatti una eSim virtuale, che quindi dà la possibilità di avere un secondo numero senza rubare spazio. Con una eccezione. Nel mercato cinese gli XS avranno due Sim fisiche. Perché questa scelta? Perché la Cina è l'unico grande mercato di Apple dove questa soluzione è fortemente richiesta, anche tra gli smartphone top di gamma.

Prezzo

L'iPhone XS ha lo stesso prezzo del X: si parte da 1.189 euro per la versione da 64 GB. Si sale a 1.359 per quella da 256 per arrivare a 1.589 per quella da 512 GB. Per il XS Max, la base è 1.289 euro e si toccano i 1.689 per la versione più capiente. Il XR è più economico, ma si mantiene comunque in una fascia di mercato alta: 889 euro per l'iPhone da 64 GB, 949 per quello da 128 e 1.059 per quello da 256 GB.

Data di lancio

XS e XS Max potranno essere ordinati dal 14 settembre e arriveranno in Italia il 21. Anche qui, nessuna sorpresa (nel bene e nel male). I due XS, infatti, hanno rispettato la tabella di marcia e il consueto calendario Apple. Il XR, invece, conferma i timori circolati da maggio: ci sarebbero state difficoltà produttive legate al nuovo display Lcd (l'altro elemento che lo rende meno costoso rispetto agli Oled). Lo smartphone arriverà infatti con un mese di ritardo: il 26 ottobre.

La strategia di Apple

L'iPhone X e il suo prezzo top, oltre i mille dollari, ha prodotto un doppio effetto sui conti di Apple: la cifra media sborsata da un cliente per portarsi a casa un dispositivo della Mela è lievitata. Consentendo anche al fatturato di gonfiarsi. Allo stesso tempo però, complice anche un mercato più saturo (nei Paesi occidentali) e competitivo (in quelli in via di sviluppo), le unità vendite sono aumentate meno del solito. Ecco allora la mossa di Cupertino. Creare un iPhone “X” bis, allo stesso prezzo del predecessore. Lanciarne però uno più grande e ancora più costoso. E affiancarne un altro più economico, rivolto (come si nota anche dai colori scelti, più sgargianti) soprattutto ai più giovani. Obiettivo: tenere alta la spesa media ma sostenere anche il dato sui dispositivi venduti. Una combinazione che, dovesse funzionare, potrebbe portare i profitti di Apple a nuovi record.

Gli altri iPhone

Ogni nuova presentazione ha un effetto cascata sugli iPhone precedenti. Il loro prezzo, infatti, diminuisce in modo sensibile. Secondo gli analisti di Mixpanel, il dispositivo della Mela più diffuso è l'iPhone 7 (con una quota del 17,34%), seguito da 6S (13,01%) e 7 Plus (12,06%). L'iPhone X, nonostante il prezzo, è quarto in classifica e costituisce il 12% degli iPhone attivi nel mondo. La combinazione di 8 e 8 Plus arriva al 15,78%. Meno delle coppie 6S-6S Plus e 7S-7S Plus e poco oltre quella di iPhone 6 e 6 Plus. Il numero “8” potrebbe però beneficiare di sconti notevoli nei prossimi mesi. Il fatto che alcune vecchie versioni siano così forti potrebbe essere, inoltre, una buona notizia per i XS. Il trio 6, 6s e 7 (cioè gli smartphone lanciati dal 2014 al 2016) costituisce oltre il 60% degli iPhone in circolazione. Questo significa che, nei prossimi mesi, potrebbe esserci una “rotazione” maggiore rispetto allo scorso anno. In altre parole: stanno diventando più datati i dispositivi di maggior successo. E chi li possiede potrebbe decidere di sostituirli.

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