Just Dance 2026, quando la stop-motion diventa coreografia

Nuove canzoni, modalità di gioco alternative e una tecnica, quella della stop-motion, che rende unica e originale una delle mappe dell’ultimo Just Dance 2026. Tra tutte le nuove coreografie ce n’è una in particolare, quella che fa ballare sulle note di Born to Be Alive, che ha una storia e una genesi diverse da tutte le altre. Per scoprire i segreti e le curiosità sulla stop-motion e non solo siamo stati a Valencia, in Spagna, negli studi di Inspira Animations, casa di produzione specializzata in questa tecnica di animazione che unisce professionalità, precisione e tanta pazienza. Inspira Animations Lo studio di animazione Inspira Animations nasce nel 2016 da Javier Tostado e María Lara, marito e moglie che hanno deciso di far sorgere a Valencia un'azienda che si è specializzata in spot televisivi tenendo sempre come tratto distintivo l’utilizzo della tecnica della stop-motion. Il primo incarico per Ubisoft, azienda francese che sviluppa videogiochi e dalla quale è nato Just Dance, è arrivato nel 2018. La prima mappa è stata quella di Mi Mi Mi, tormentone del gruppo musicale Serebro: da allora Inspira e Ubisoft hanno collaborato per la creazione di sette mappe con l’ultima, Born to Be Alive, che ha debuttato il 14 ottobre 2025 nell’ultima versione di Just Dance. Born to Be Alive Come già anticipato, questa mappa ha una storia tutta sua, per la quale bisogna fare un salto indietro nel tempo di un anno, al 29 ottobre 2024. Quello è il giorno in cui la DANA, ovvero la Depresión Aislada en Niveles Altos, fenomeno meteorologico tipico della Spagna, si è abbattuta su Valencia. Quel giorno, Javier e Marìa hanno rischiato di perdere tutto: gli studi in Inspira sono stati sommersi da oltre un metro di acqua e fango. Accedere agli spazi dell’azienda era impossibile, non c’erano acqua pulita, luce, connessione internet, la gran parte del mobilio era stata distrutta e molte apparecchiature elettroniche danneggiate o completamente fuori uso. “Abbiamo perso molti computer, videocamere, attrezzature di illuminazione, scenografie dal valore anche storico e sentimentale. Le perdite sono state di circa 200mila euro”, ci ha raccontato il fondatore di Inspira, Javier Tostado. Dopo un mese di lavoro, pulizie e rinnovamento dei locali, Javier e tutto il suo team si sono rimboccati le maniche e hanno ricominciato a lavorare. Una paura, tra le altre, era quella di perdere i clienti: questo non è successo con Ubisoft che ha invece chiesto a Inspira la creazione di una nuova mappa per Just Dance 2026. “Born to Be Alive - ha commentato il fondatore dello studio - sembra il titolo perfetto per un anno in cui abbiamo dovuto riavviare l’attività” dopo la DANA: “Nati per essere vivi”. Come nasce una mappa in stop-motion Nasce così la mappa di Born to Be Alive che, come abbiamo detto, è l’unica della nuova edizione del videogioco ad essere stata realizzata in stop-motion. Si tratta, in parole semplici, di una tecnica di animazione che, unendo una dopo l’altra una sequenza di fotogrammi, crea l’illusione del movimento. I protagonisti del video sono oggetti statici, pupazzi creati a mano che vengono collocati nella scenografia e fotografati ripetutamente con piccoli spostamenti tra uno scatto e l’altro. Tutte le foto vengono poi montate in sequenza: per ottenere un movimento fluido, i professionisti di Inspira usano 25 fotogrammi al secondo. Un lavoro che richiede quindi molta precisione e pazienza: ci sono giornate nelle quali, ci ha spiegato David Caballer, uno degli animatori che manualmente muovono i pupazzi tra uno scatto e l’altro, vengono creati solo 2-3 secondi di video. In tutto, dal primo all’ultimo passaggio, per arrivare alla mappa finale sono necessari dai sei agli otto mesi di lavoro. “Per creare il manichino ci mettiamo circa tre mesi. È molto complesso fabbricare bambole di questo tipo”, ha spiegato Javier Tostado. Alcune sono più veloci da realizzare perché fatte con una semplice struttura di fil di ferro. “La protagonista invece deve avere una struttura in acciaio inossidabile dotata di giunture che permettano più precisione agli animatori”. La creazione delle bambole non è l’unica cosa che richiede tempo e pazienza. In totale, per la realizzazione di una mappa dall’inizio alla fine, è necessario almeno metà anno. “Di solito - ha raccontato Tostado - cominciamo con delle riunioni con l'equipe di Just Dance e presentiamo loro delle proposte. Quando la proposta è chiara, impieghiamo circa sei mesi per completare la mappa. Se calcoliamo le riunioni iniziali, arriviamo anche a otto mesi. Poi, per quanto riguarda la produzione, di questi sei mesi, tre sono di riprese”. Le altre novità Le curiosità sul nuovo Just Dance 2026 non sono finite. A spiegarle a Sky TG24 è Kendra Meserve, senior international product manager di Ubisoft: “Quest’anno arriviamo con una nuovissima lista di 40 canzoni con una grande varietà di musica e stili al suo interno. Naturalmente, alcune delle hit recenti di quest’anno come APT di Rosé e Bruno Mars, Abracadabra di Lady Gaga, ma abbiamo anche alcuni classici vecchi successi come Cyndi Lauper, Girls Just Want to Have Fun”. Non mancano poi le canzoni pensate per il divertimento delle famiglie, dove bambini e genitori possono giocare insieme: “A questo proposito - ha detto Meserve - siamo molto entusiasti di avere Bluey e Bingo, protagonisti della serie di successo per bambini, che si uniscono a Just Dance 2026 Edition quest’anno”. Party mode e Camera controller mode sono le altre due novità dell’ultima versione del gioco: “Sappiamo che quando le persone giocano a Just Dance, molto spesso è nel loro soggiorno con gruppi di familiari e amici”, ha spiegato la product manager di Ubisoft. “La Modalità Party introduce alcuni modificatori di gameplay, alcuni strani ostacoli sullo schermo che creano una piccola sfida per i giocatori. Porta qualcosa di nuovo ed emozionante e, diciamo, un po’ di caos giocoso a una sessione di Just Dance”. L’altra novità è la modalità controller con fotocamera. “In sostanza - ha spiegato Meserve - ciò che abbiamo creato qui è un modo per i giocatori di usare la fotocamera del loro telefono come dispositivo di punteggio. Questo significa che i giocatori possono ballare a mani libere. Con la modalità controller con fotocamera, scarichi l’app Just Dance Controller: essa scannerizza il tuo corpo, la posizioni tra te e lo schermo su cui stai giocando e giochi a mani libere”.

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Claudia Torrisi