Come un videogioco può sensibilizzare sul tema dell’ADHD

Anche un videogioco può servire a stimolare l’inclusione e sensibilizzare verso le problematiche comportamentali dei giovani, e non solo. È il caso di Just Dance 2025 edition che nell’ultima versione ha voluto includere un’esclusiva coreografia per sensibilizzare sul tema dei disturbi legati all’ADHD. Sfondo vivace, coach coinvolgente e passi dinamici, si tratta di una mappa sviluppata sulle note della canzone “BANG BANG! ” di Galantis. L'idea del brano è stata di Christian Karlson, membro del duo musicale, che ha dichiarato di aver imparato a vivere con questa disfunzione e per questo motivo ha voluto descrivere questa sua condizione attraverso la musica. Un’iniziativa al passo con i tempi e di grande rilevanza, come ci spiega la Dott.ssa Martina Migliore, esperta di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale, con lunga esperienza nella formazione e nel trattamento dell’ADHD e Direttrice Formazione e Sviluppo di Serenis. Cosa si intende con il termine ADHD? “Con il termine ADHD si intende una sintomatologia complessa per cui si più presentare o una prevalenza di disattenzione, mancanza di concentrazione, problematiche che riguardano tutta la sfera attentiva oppure un tipo prevalente di iperattività, quindi ipercinesi e tutto quello che riguarda la sfera del movimento e impulsività comportamentale. Infine c’è anche un tipo combinato che è quello prevalente in cui si osservano un po’ un tipo di sintomi del primo tipo, un po’ quelli del secondo, quindi è una sindrome complessa che investe molte aree della socialità, della relazione e del comportamento”. Quanto è diffusa questa problematica? “Ci sono vari dati sulla epidemiologia, probabilmente dipende dal contesto regionale o geografico, basti pensare che negli Stati Uniti l’11% dei ragazzi tra i 3 e 17 anni presenta questi sintomi. Quindi in vari modi, combinato o prevalente, ma comunque c’è una larga diffusione. La cosa molto importante è che chi presenta questa sintomatologia in età infantile ha moltissima probabilità di continuare a presentarla, in qualche grado, anche in età adulta. Per cui è molto importante riconoscerla e iniziare a interagire con i sintomi, perché poi di questo si tratta, imparare a gestire i sintomi per renderli una potenzialità e non un limite”. Che significato ha avere introdotto in Just Dance 2025 Edition una mappa dedicata all'ADHD? “È molto importante che un videogioco così diffuso abbia incluso in questa edizione una coreografia pensata per raccontare i diversi stadi dell'ADHD, permettendo di capire meglio cosa significhi avere una testa che funziona in questo modo, così veloce che a volte fatica a selezionare gli stimoli e a volte, invece, va molto oltre. È molto importante sensibilizzare perché così aumenta l’empatia intorno a questa problematica, si conosce di più e se ne parla di più un po’ come succede per tutte le cose, nel momento in cui ne parliamo di più abbiamo anche l’occasione di ascoltare di più ed essere più attivi nel supporto e nel riconoscere magari una problematica soprattutto in noi stessi. È infine molto importante perché sensibilizza sulla modalità del comportamento, è un po’ una prova di “empatia coatta” per chi ci gioca che ti fa entrare dentro un funzionamento e te ne fa scoprire le potenzialità. Perché il bello è proprio quello, non sempre le problematiche portano a qualcosa di negativo, ma possono portare alla scoperta di potenzialità”. I videogiochi oltre a sensibilizzare possono avere anche un valore terapeutico rispetto a queste situazioni? “Assolutamente, spesso pensiamo i videogiochi come qualcosa che ruba il tempo o lo associamo alla violenza, in realtà il mondo dei videogiochi è gigantesco con giochi che promuovono l’empatia, le funzioni esecutive tutto quello che è legato cioè al ragionamento alla previsione alla risoluzione dei problemi ha un potere trasformativo molto grande. Esistono delle strategie terapeutiche, come la videogame therapy in cui si usano videogiochi specifici per potenziare capacità cognitive ed emotive sia a livello educativo che terapeutico”.

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