Secondo il “Risk Report 2024” stilato da Tinexta Cyber, il numero di furti di dati sensibili con richiesta di riscatto quest'anno è salito del 5,3% a livello globale, evidenziando una maggiore diffusione geografica delle minacce. Da 91 Paesi colpiti si è passati a 99. Stando al rapporto, il numero delle “gang” attive che effettuano attacchi informatici è aumentato del 40,4%, passando da 52 a 73
Nei primi sei mesi del 2024, si è registrato nel mondo un aumento delle "gang"che effettuano attacchi informatici ed è cresciuto anche il numero dei Paesi colpiti. A dirlo è il “Risk Report 2024” stilato da Tinexta Cyber, il polo italiano della sicurezza informatica e parte del Gruppo Tinexta, secondo cui il numero di furti di dati sensibili con richiesta di riscatto quest'anno è salito del 5,3% a livello globale, evidenziando una maggiore diffusione geografica delle minacce. Da 91 Paesi colpiti si è passati a 99. Stando al rapporto, il numero delle “gang” attive è aumentato del 40,4%, passando da 52 a 73, suggerendo uno scenario sempre più frammentato e complesso. Contemporaneamente, però, a livello internazionale si sono contate meno vittime individuali: -8,2% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Il Risk Report 2024
Secondo il rapporto, in Italia, con i ransomware, sono stati compromessi oltre 15mila gigabyte di dati, di cui 12,6 mila pubblicati nei primi sei mesi del 2024. Si possono creare facilmente campagne di phishing con l’intelligenza artificiale comprando online il servizio “jailbreak” per manometterla. Tra i paesi più minacciati, il report segnala per la prima volta l’ingresso di Israele fra i primi 8: ha riportato 56 vittime nel primo semestre di quest’anno. Nel nostro Paese invece, il numero delle vittime è diminuito del 14,8%: da 88 a 75. Anche Regno Unito e Germania hanno mostrato cali significativi, rispettivamente del 15,2% e del 24,8%. Gli Stati con il maggior incremento di vittime sono stati Spagna (+32,6) e Canada (+4,6%). Ma il bersaglio preferito degli attacchi informatici sono gli Stati Uniti (1.176), nonostante in lieve calo rispetto all’ultimo semestre del 2023 (-3,6%).
Gli attacchi deepfake
Secondo i numeri di Tinexta Cyber, si è verificato anche un boom degli attacchi deepfake. Come funzionano? Vengono simulati rapimenti virtuali, estorsioni e persino la creazione di pornografia non consensuale. Attraverso l'intelligenza artificiale generativa, gli hacker creano falsi video o audio che riproducono la voce o le sembianze di colleghi, persone conosciute o addirittura ceo per convincere le vittime a firmare documenti o a pagare una somma in denaro per evitare la pubblicazione di materiale sensibile. Basta comprare con un click i cosiddetti servizi di “jailbreak”, cioè codici dannosi che aggirano i filtri etici dei modelli di intelligenza artificiale (come ChatGPT) sbloccandone tutte le loro potenzialità, tra cui quella di creare campagne malevole di truffe informatiche.
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Aumentano gli attacchi alle aziende retail
Il rapporto rivela anche un maggior numero di attacchi ransomware alle aziende retail. In Italia, è diffuso il fenomeno “ransomware”: si tratta di programmi malevoli che “infettano” un dispositivo digitale bloccandone l’accesso ai contenuti (in toto o parzialmente) e per il cui “rilascio” viene chiesto un riscatto in denaro. In particolare, dei 70 attacchi subiti nel primo semestre di quest'anno, il 69% si concentra al Nord, il 23% al Centro e l’8% al Sud. A essere più colpito è il settore manifatturiero (20%), ma a registrare un incremento sensibile è quello del retail, che è passato dal 3% al 9%. "In un contesto di attacchi sempre più diversificati, anche nel nostro Paese, la cybersecurity non è solo una necessità operativa, ma un vantaggio competitivo. Garantire la resilienza digitale lungo la filiera produttiva significa proteggere il valore del business e del sistema Paese, rafforzando al contempo la fiducia del mercato e affrontare al meglio le sfide globali", spiega Andrea Monti, direttore generale di Tinexta Cyber.
Le gang di ransomware
Come riferisce Tinexta Cyber, entro il 2031 le gang di ransomware causeranno in tutto il mondo danni per oltre 265 miliardi di dollari. Stando al report, da gennaio a giugno, le gang di ransomware hanno dichiarato di aver estorto in Italia un totale di 15,1 mila gigabyte di dati compromessi. Un numero che corrisponde alla memoria di circa 118 smartphone o a 15 o 20 hard disk di console da videogiochi. Di questi, l’85% (12,7 mila GB) erano effettivamente pubblicati: segno che gli attaccanti, in alcuni casi, si limitano alle minacce di pubblicazione dei dati sensibili in un strategia di pressione nei confronti delle vittime. A rendere più critica la situazione è anche il fatto che il 90% degli attacchi informatici è causato dall’errore umano ed è, dunque, in teoria, prevenibile. Inoltre, i punti di accesso e le vulnerabilità che possono compromettere la sicurezza di software e sistemi informatici (CVE) sono in aumento. Nel primo semestre 2024 sono stati identificati e pubblicati 20.916 nuovi CVE tra cui VPN, programmi obsoleti (non aggiornati alle ultime versioni) e siti pubblici.
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Pierguido Iezzi: “Promuovere standard comuni di sicurezza”
“In un contesto in cui le minacce cyber si espandono, colpendo non solo le singole aziende ma intere filiere produttive, la capacità di risposta e resilienza diventa cruciale”, spiega Pierguido Iezzi, strategic business development director di Tinexta Cyber, secondo cui “è cruciale dare importanza a un approccio sistemico che rafforzi la continuità operativa, anche in caso di attacco, promuovendo standard comuni di sicurezza lungo tutta la catena del valore”. In questo senso, l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) svolge “un ruolo centrale”, spiega ancora Iezzi. “Dal supporto alle organizzazioni nell'implementazione di misure di difesa avanzate alla definizione di un modello di resilienza condiviso, che tuteli la sovranità digitale del Paese". Si delinea così "una nuova strategia capace di integrare la sicurezza operativa nella progettazione stessa delle infrastrutture e dei processi aziendali, garantendo la stabilità del sistema economico anche di fronte a scenari critici".