IPhone, Apple apre agli emulatori per i videogiochi classici

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Le regole meno stringenti permetteranno agli sviluppatori di pubblicare i grandi titoli e agli utenti di usufruirne

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Buone notizie per gli appassionati di videogiochi: i grandi classici arrivano anche su Apple. Questo sarà possibile perché l’azienda americana ha cambiato le proprie politiche sugli emulatori, programmi che replicano il sistema operativo di una piattaforma. Così si potrà giocare a titoli pensati per piattaforme diverse da quella in uso.

Le novità

Prima di questa decisione, la politica dell’azienda di Cupertino nei confronti degli emulatori era sempre stata molto rigida: erano esclusi dall'App Store. La scelta di togliere queste limitazioni rappresenta per l’azienda anche una mossa di marketing. Più persone così potranno usare Apple per scaricare i vecchi giochi, tenendo a distanza i competitor che già avevano un approccio meno stringente nei confronti di questi programmi. Ora resta però ancora un nodo da sciogliere: come far rispettare le licenze dei titoli. A poter pubblicare gli emulatori dovrebbero essere le aziende che ne detengono effettivamente i diritti, in termini di piattaforma, console e di gioco. Sulla questione Apple è chiara e precisa che gli sviluppatori "sono responsabili di tutto il software offerto nella app, inclusa la garanzia che tale software sia conforme alle linee guida e a tutte le leggi applicabili". Il recente aggiornamento offre anche la possibilità di indirizzare gli utenti iPhone e iPad in Unione Europea verso link esterni per acquistare brani musicali o abbonamenti, per le applicazioni che usano o che scaricano per la prima volta. Questo consentirà di avere un'alternativa al sistema di pagamento interno di Apple.

BEIJING, CHINA - JANUARY 17:  (CHINA OUT) Tim Cook, Chief Executive Officer of Apple Inc., and China Mobile Chairman Xi Guohua (L) visit a China Mobile shop to celebrate the launch of iPhone 5S and iPhone 5C on China Mobile's fourth generation (4G) network on January 17, 2014 in Beijing, China. Apple Inc. and China Mobile Limited, the world's largest carrier with over 760 million subscribers, signed a deal on December 23, 2013 after six years of negotiations.  (Photo by Visual China Group via Getty Images/Visual China Group via Getty Images)

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La multa

L'Unione Europea, a inizio marzo, aveva multato con 1,8 miliardi di euro Apple per aver impedito agli sviluppatori di piattaforme di streaming musicale di informare gli utenti su servizi di abbonamento musicale alternativi e più economici e di fornire istruzioni sull’accesso a queste offerte.

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