Abbiamo provato Threads, il rivale di Twitter, per voi. Il video

Tecnologia

Il nuovo social è figlio di Instagram, nel senso che gli utenti che hanno già un profilo Instagram possono importare sul loro nuovo profilo tutte le impostazioni, le persone che seguivano precedentemente, ed è sostanzialmente un nuovo modo di condivisione di testi

ascolta articolo

L'arena digitale mondiale è stata inondata dalle sottoscrizioni a un nuovo social media, si chiama Threads, che nel linguaggio delle piattaforme di microblogging significa seguire il filo del discorso dei post, dei commenti, che vengono messi dagli utenti online, ed è figlio di Meta, la parent company ex Facebook fondata da Mark Zuckerberg, che è la proprietaria di Instagram, la popolarissima applicazione per la condivisione di video, soprattutto, e fotografie online. Threads è figlio di Instagram, nel senso che gli utenti che hanno già un profilo Instagram possono importare sul loro nuovo profilo tutte le impostazioni, le persone che seguivano precedentemente, ed è sostanzialmente un nuovo modo di condivisione di testi.

La prova per voi

Insomma, una piattaforma di microblogging, esattamente analoga a Twitter, della quale Threads è il principale competitor, a questo punto. Si tratta di una applicazione che consente, esattamente come Twitter, agli utenti di scrivere dei post online con un numero di caratteri maggiore rispetto a Twitter, 500, di postare link, fotografie, video fino a cinque minuti di lunghezza e in pochissime ore ha già raggiunto oltre 20 milioni di iscritti. Qual è il vero valore aggiunto che questo Threads può portare sul mercato delle piattaforme di microblogging dei social media? Il fatto è che appunto, derivando da Instagram, può già contare su una base potenziale di utenti di due miliardi di persone, tanti sono gli iscritti a Instagram e dunque potenzialmente si candida realmente a diventare il luogo del dibattito pubblico, la vera Agorà digitale, del domani. Threads funziona esattamente come Twitter ed è stato rilasciato nella notte scorsa americana, con un giorno di anticipo rispetto al previsto, ed è già disponibile in un centinaio di Paesi del mondo, non soltanto gli Stati Uniti, ma anche il Canada, l'Australia, il Giappone, la Gran Bretagna. Non per ora nei 27 Paesi dell'Unione Europea perché Bruxelles dovrà decidere a settembre come regolamentare la condivisione dei dati degli utenti attraverso diverse piattaforme. È proprio il caso di Thread, appunto, che si basa sulla sottoscrizione di un abbonamento, diciamo così, a Instagram. Se effettivamente Threads riuscirà a rubare utenti a Twitter e a sostituire la piattaforma dell'uccellino blu, che sta attraversando, da quando l'ha comprata Elon Musk, un periodo di grande trasformazione, grandi difficoltà tecnologiche.

Meta

approfondimento

Meta lancia Threads, Twitter minaccia di fare causa

Tecnologia: I più letti