Telespazio, le immagini satellitari del calendario Love Planet Earth 2023

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Occhi che scrutano il mondo dall’alto e ammirano aree incontaminate. Queste le immagini di Love Planet Earth 2023: il calendario realizzato da Telespazio che per la sua quindicesima edizione raccoglie 12 spettacolari immagini satellitari di siti patrimonio dell’Unesco

 

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Dall’aurora boreale in Norvegia, ai fenicotteri rosa in Tanzania. Dalle coltivazioni di manioca in Nuova Guinea ai sassi di Matera in Italia. Ed ancora, dai siti archeologici di Tulum in Messico alle terre incontaminate dell’Argentina. Una carrellata di luoghi unici da preservare per le generazioni future. 12 immagini satellitari di 12 paesi del mondo per 12 mesi dell’anno. Questo è Love Planet Earth 2023 realizzato di Telespazio. Le immagini del calendario sono state acquisite dai satelliti della costellazione radar Cosmo-SkyMed dell’Agenzia Spaziale Italiana e del Ministero della Difesa. L’iniziativa si inserisce nel più ampio impegno di Leonardo, Telespazio ed e-GEOS verso i temi della sostenibilità ambientale e della tutela delle persone. Un’attenzione che parte dalla consapevolezza dello stretto legame che unisce il settore spaziale alla salvaguardia del Pianeta e al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile.

I satelliti 

Nelle sue attività di background mission - quando il satellite non sta lavorando all’acquisizione di target specifici - la costellazione COSMO-SkyMed ha anche l'obiettivo di monitorare i siti Patrimonio dell’Umanità, permettendo di disporre di dati, immagini e analisi cruciali per preservare queste aree della Terra e rilevare tempestivamente i danni causati dall’azione dell’uomo. 

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La sostenibilità

Love Planet Earth è una iniziativa concretizzatasi negli anni con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico sui temi della sostenibilità. L’obiettivo è portato avanti anche con la scelta dei materiali utilizzati per produrre il calendario: la base è realizzata in cartoncino 100% riciclato, mentre le pagine sono in carta pietra, un materiale capace di disintegrarsi in circa 12 mesi se esposto alla luce del sole. Un piccolo e doveroso gesto di cura per il pianeta.

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