Usa, diversi Stati avviano indagine su Instagram per esaminare gli effetti sui più giovani

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I procuratori generali hanno avviato l'indagine per esaminare come il social network attira e ha effetto sui bambini e sui giovani. La procuratrice di New York: “Non esiteremo ad agire”. Un portavoce della società Meta: “Queste accuse sono false e dimostrano che c’è un grande malinteso sui fatti"

I procuratori generali di diversi Stati americani, in una coalizione bipartisan, hanno avviato un'indagine per esaminare come Instagram - il colosso che fa capo a Meta - attira e ha effetto sui bambini e sui giovani. "Mark Zuckerberg e le società che guida hanno messo i profitti sopra la sicurezza, ma la nostra indagine cercherà di mettere fine a questo comportamenti. La nostra coalizione non esiterà a intraprendere qualsiasi azione necessaria per proteggere i bambini e i ragazzi dai danni che Instagram e altri social media rischiano di causare loro", afferma la procuratrice generale di New York, Letitia James.

In cosa consiste l’indagine

L'indagine ha come obiettivo, tra le altre cose, le tecniche utilizzate da Meta per aumentare la frequenza e la durata del coinvolgimento da parte dei giovani utenti e i conseguenti possibili danni causati da tale coinvolgimento prolungato. L'annuncio di oggi segue i recenti rapporti che rivelano che la ricerca interna di Meta mostra che l'uso di Instagram è associato a maggiori rischi di danni alla salute fisica e mentale dei giovani, tra cui depressione, disturbi alimentari e persino suicidio. La procuratrice generale James da tempo denuncia preoccupazione per gli impatti negativi delle piattaforme di social media sui residenti più giovani di New York. A maggio, come parte di una coalizione bipartisan di 44 procuratori generali, aveva esortato Facebook ad abbandonare i suoi piani per il lancio di una versione di Instagram per i bambini di età inferiore ai 13 anni.

The Instagram app is seen on a mobile device screen in this photo illustration on January 31, 2019. (Photo by Jaap Arriens / Sipa USA)

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La risposta di Meta

“Queste accuse sono false e dimostrano che c’è un grande malinteso sui fatti”, ha dichiarato un portavoce della società Meta. “Mentre le sfide per tutelare i giovani online coinvolgono tutto il settore, noi siamo stati una guida nella lotta al bullismo e nel sostenere le persone in difficoltà con pensieri suicidi, di autolesionismo e disturbi alimentari”, ha aggiunto. E ancora: “Continuiamo a sviluppare nuove funzioni per aiutare chi potrebbe imbattersi in confronti sociali negativi o avere problemi con il proprio corpo. Tra queste ‘Prenditi una pausa’, una funzione che verrà introdotta prossimamente e modi per spingere le persone verso altri contenuti, nel caso siano bloccate su un solo argomento. Continuiamo a sviluppare strumenti di controllo e supervisione per i genitori e stiamo valutando ulteriori soluzioni predefinite in grado di fornire agli adolescenti esperienze adeguate alla loro età”.

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