Il Doodle di Google di oggi è dedicato a Shirley Temple, bambina prodigio d'America

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Il motore di ricerca omaggia l’attrice, cantante, ballerina americana, un simbolo per l’America della prima metà del Novecento. Impegata anche come ambasciatrice Onu, soprattutto in difesa dell'ambiente. Il 9 giugno del 2015 le è stato dedicato un museo a Santa Monica

Il celebre motore di ricerca Google ha deciso di dedicare il proprio doodle di mercoledì 9 giugno 2021 a Shirley Temple, uno dei simboli dell’America della prima metà del Novecento. Attrice, ballerina e cantante con i suoi film, i riccioli biondi e le fossette sulle guance, era riuscita a portare un po’ di spensieratezza negli Stati Uniti durante  la Grande Depressione. E' stata la prima attrazione al botteghino di Hollywood e, in età adulta, si è anche distinta a livello internazionale nelle relazioni diplomatiche. Il 9 giugno del 2015 le è stato dedicato un museo a Santa Monica.

La vita

Nacque il 23 aprile 1928 a Santa Monica, in California, e sin da piccolissima ad appena 3 anni iniziò a prendere lezioni di danza. Conquisto l'America prestissimo quando ottenne un ruolo nel musical “Stand Up And Cheer” del 1934. Nel film “Bright Eyes”, eseguì uno dei suoi cavalli di battaglia “On the Good Ship Lollipop”. Nel 1935 interpretò il celebre "Riccioli d'oro". Raggiunse l'apice della fama in poco tempo tanto che fu la prima bambina a ricevere un Oscar a soli sei anni per il suo impegno nel cinema. Nel 1942 conascrò la sua notorietà come protagonista di “Junior Miss”, una sitcom radiofonica su un’adolescente che vive a New York City. Nel 1949, dopo i flop clamorosi dei suoi ultimi film come Età inquieta e The Story of Seabiscuit si ritirò dalle scene. Nove anni dopo, nel 1958, l’attrice tornerà alla ribalta in una serie televisiva per bambini intitolata Shirley Temple’s Storybook che durò fino al 1961. Da quella data l’artista abbandonò definitivamente l’attività di attrice.

L'impegno sociale

Shirley Temple è nota non solo per il suo talento artistico, ma anche per l'impegno sociale e, infatti, è stata riconosciuta ambasciatrice degli Stati Uniti alle Nazioni Unite nel 1969. Nella sua carriera politica primeggiano le battaglie in difesa dell'ambiente. Morì di broncopneumopatia cronica ostruttiva il 10 febbraio 2014, all'età di 85 anni, nella sua casa di Woodside in California.

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