Pubblica amministrazione a portata di app: cos'è e come funziona "IO"
Prosegue la trasformazione digitale della pubblica amministrazione: uno dei progetti più ambiziosi è la nuova applicazione IO, che dovrà diventare, nelle intenzioni, il punto di accesso unico per tutti i servizi digitali degli enti pubblici
Novità digitale per la pubblica amministrazione: l’applicazione IO è uno dei progetti più ambiziosi che punta a diventare il punto di accesso unico per tutti i servizi digitali degli enti pubblici. (Foto: IO Italia)
Spid, cos'è il sistema di identità digitale e come richiederlo online
Cos'è IO? IO è l’app che permette di interagire online con la pubblica amministrazione (al momento disponibile solo per smartphone e tablet, ma da gennaio anche come webapp accessibile dal computer). Su IO si trovano riuniti in un unico punto di accesso i servizi digitali di Comuni, Regioni, agenzie centrali. (Foto: IO Italia)
Soundscape, la mappa 3D aiuta le persone non vedenti a orientarsi
Tuttavia, sarebbe meglio dire si troveranno riuniti, visto che al momento gli enti che hanno integrato i propri servizi sull’App sono ancora una sparuta minoranza. Del resto IO è ancora in fase di sperimentazione: la versione aperta a tutti è stata lanciata solo in primavera. (Foto: IO Italia)
Dalla PEC allo Spid, scadenze e misure in vigore dal 1° ottobre 2020. FOTO
Come funziona? Una volta scaricata l’app si crea il proprio profilo, e ci si identifica attraverso lo SPID o la Carta di identità elettronica. Da quel momento in poi basterà inserire il proprio PIN o identificarsi con l’impronta digitale per accedere ai servizi di tutte le pubbliche amministrazioni presenti. Si possono ricevere notifiche dagli enti: il Comune di Milano, ad esempio, può comunicarci, attraverso l’App, che c’è la Tari in scadenza, o l’Aci che dobbiamo pagare il bollo. (Foto: IO Italia)
In ogni caso, si può scegliere di non essere contattati dagli enti, o essere contattati solo da alcuni. I pagamenti potranno essere effettuati direttamente tramite IO (nell’app infatti è integrato PagoPA, il sistema dei pagamenti elettronici della Pubblica amministrazione). Per ora si può pagare solo tramite carta di credito, ma presto dovrebbero arrivare altri sistemi di pagamento come PayPal, PostePay, Satispay o BancomatPay. (Foto: IO Italia)
Quanti hanno scaricato l’App? Finora oltre 3 milioni e 600mila cittadini hanno scaricato IO. Il vero picco di download c’è stato poco prima dell’estate: IO infatti è stato il canale scelto dal Governo per chiedere, ricevere e utilizzare il bonus vacanze. (Foto: IO Italia)
Quali amministrazioni sono su IO? È il nodo cruciale: finora sono pochissime le amministrazioni che hanno integrato i loro servizi sull’App. A livello nazionale ad esempio c’è solo l’ACI. Quanto ai Comuni ce ne sono meno di 30 su 8mila. (Foto: IO Italia)
Tra questi le grandi città sono solo Roma, Milano, Torino, Palermo e Reggio Emilia. Inoltre per ogni Comune sono presenti solo alcuni servizi. Ad esempio gli unici messi a disposizione dal comune di Roma sono lo Sportello Unico per l'edilizia e quello per le attività produttive. Torino tra i grandi comuni è il più ricco: può mandare avvisi sulle scadenze dei tributi locali, sui canoni di affitto o sull’iscrizione all’asilo nido. (Foto: IO Italia)
Cosa sarà possibile fare in futuro? Le Pubbliche amministrazioni hanno l’obbligo, dettato dal decreto Semplificazioni, di predisporre la digitalizzazione dei propri servizi, rendendoli accessibili on line non solo sui propri siti ma anche sul punto di accesso unificato, l’App IO. (Foto: IO Italia)
Quando questo avverrà dovrà essere possibile, tramite IO, sbrigare tutta una serie di incombenze burocratiche: dalle autocertificazioni alla richiesta di bonus, dalle pratiche fiscali e contributive al rilascio di ricette mediche. Questa per lo meno è l’intenzione anche se la strada appare ancora lunga. (Foto: IO Italia)