Pokémon Players Cup, la finale è in programma il 22 e 23 agosto

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C’è già un italiano, Alessio “Yuree” Boschetto, tra i qualificati all’ultima fase dell’evento mondiale più importante del 2020 per la nuova generazione di giochi Pokémon 

Manca poco più di un mese alla finalissima della Pokémon Players Cup, iniziata a giugno e pronta a incoronare il vincitore nei giorni del 22 e 23 agosto (le partite potranno essere seguite sul canale Twitch di Cydonia). La Pokémon (pokemon sky tg24) Players Cup è il primo grande evento competitivo, con giocatori da tutto il mondo, della nuova generazione di mostriciattoli tascabili targati Nintendo: Pokémon Spada e Pokémon Scudo.

 

La Pokémon Players Cup

 

Alla fase finale del 22 e 23 agosto avranno accesso i giocatori che si sono classificati ai primi posti nelle qualificazioni, iniziate a giugno e ancora in corso. Il torneo mette in palio, per i vincitori, la possibilità di partecipare ai futuri Campionati Internazionali. In questi ultimi giorni, per professionisti e non, l’allenamento si è spostato su “L’isola solitaria dell’armatura”, il primo Dlc per Pokémon Spada e Pokémon Scudo. Oltre a prepararsi per la competizione più importante del 2020, gli “allenatori” potranno scoprire anche nuove creature Nintendo. Questo contenuto scaricabile è la prima parte del pass di espansione dei nuovi videogiochi Pokémon e aggiunge una ulteriore area esplorabile, l’Isola dell’Armatura, alla regione di Galar. L’avventura proseguirà poi in autunno con la seconda parte del pass, “Le terre innevate della corona”, caratterizzata da un paesaggio argenteo e scintillante.

 

Il ruolo dell’Italia

 

L’Italia da sempre si contraddistingue nel panorama degli eSports dedicato ai Pokémon. Anche quest’anno ha avuto modo di primeggiare grazie ad Alessio “Yuree” Boschetto, che è stato infatti il primo europeo ad aggiudicarsi un posto alla finalissima. Oltre a lui, saranno altri tre i giocatori del Vecchio Continente che si sfideranno contro Nord America, America Latina e Oceania. Come dicevamo, il nostro Paese vanta una certa tradizione: basti pensare che ai Campionati Mondiali dello scorso anno, il 45% degli invitati europei e il 37% dei top 16 qualificati automaticamente per la seconda giornata di tornei era composto proprio da italiani.

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