Il 68% degli utenti, secondo quanto emerso dall’ultimo sondaggio condotto da Acronis, ha perso definitivamente i propri file conservati nella memoria dei dispositivi tecnologici
Il 31 marzo 2020, come ogni anno, ricorre il World Backup Day, la giornata di sensibilizzazione sulla conservazione e protezione dei dati digitali, istituita nel 2011 per sensibilizzare gli utenti sull’importanza di questa operazione e renderli consapevoli della necessità di salvare i propri dati su un hard disk, su una chiavetta Usb o anche semplicemente online tramite uno dei numerosi servizi cloud disponibili in rete.
Il 68% dei consumatori in tutto il mondo, secondo quanto emerso dall’ultimo sondaggio condotto da Acronis in occasione del World Backup Day 2020 e della World Cyber Protection Week, ha riferito di aver perso definitivamente i propri dati o dispositivi. Tra i professionisti la percentuale è al 43%.
Cos’è il backup e perchè è importante eseguirlo
Effettuare un backup, come ricordato sulla pagina ufficiale della ricorrenza, significa creare una copia dei propri file conservati nella memoria dei dispositivi elettronici per evitare di poterli perdere irrimediabilmente nel caso in cui si rompano, o riesca ad avervi accesso un hacker.
Eseguire regolarmente un backup è fondamentale per conservare in modo sicuro i propri file personali, siano essi fotografie, video, registrazioni audio o importanti email di lavoro e documenti.
Gli utenti eseguono il backup troppo saltuariamente
Stando a quanto emerso dall’ultimo sondaggio condotto da Acronis a cui hanno partecipato 3mila persone provenienti da 11 diversi Paesi sparsi per il mondo, un'alta percentuale di intervistati esegue il backup dei propri dispositivi: il 91% degli utenti e il 90% delle organizzazioni mettono i propri dati digitali al sicuro almeno una volta all'anno.
Ciò che preoccupa è la frequenza di questa operazione e i metodi di archiviazione utilizzati dagli utenti. Il 33% degli intervistati ha riferito di eseguire il backup una o due volte al mese. Oltre la metà degli utenti, il 51%, conserva i propri dati digitali su dispositivi di archiviazione locali o su partizioni del disco rigido separate; mentre il 31% degli intervistati esegue il backup nel cloud. Solo il 17% degli utenti salva una copia dei propri documenti sia sul cloud che su hardware locali.