Google pronta a pagare editori per giornalismo di qualità: i rumours del Wsj
TecnologiaMountain View avrebbe avviato le discussioni con editori, per la maggior parte europei, sui compensi previsti per utilizzare le notizie prodotte all’interno di un servizio da mettere a disposizione degli utenti
Google sarebbe alla ricerca di partner tra gli editori per creare un nuovo servizio di news basato su un giornalismo di qualità. A riportare l’indiscrezione è il Wall Street Journal, secondo cui il colosso di Mountain View avrebbe da poco avviato le conversazioni con diversi editori, soprattutto europei, che l’azienda sarebbe disposta a pagare in cambio di contenuti da proporre agli utenti. Il proposito dietro questa possibile novità sembrerebbe essere piuttosto simile a quello che aveva alimentato la Google News Initiative, lanciata nel 2018 per combattere la disinformazione e promuovere un giornalismo più accurato.
Google vuole promuovere giornalismo di qualità
Secondo il Wall Street Journal al momento Google starebbe discutendo le eventuali cifre da pagare per poter utilizzare in un nuovo servizio i contenuti prodotti da diversi editori, la maggior parte dei quali sarebbero europei. Interpellata a riguardo da Wsj, l’azienda di Mountain View non ha negato di essere al lavoro sull’iniziativa spiegando di volere “aiutare la gente a trovare contenuti giornalistici di qualità: è importante per una democrazia consapevole e aiuta a rendere il settore sostenibile. Si tratta di un argomento che abbiamo molto a cuore e stiamo discutendo con i nostri partner, cercando nuove soluzioni per espandere i nostri rapporti già in essere con editori, basandoci su iniziative come Google News".
Google e le diatribe con gli editori europei
Stando alle indiscrezioni della testata statunitense, Google potrebbe proporre questo servizio gratuitamente. Il pagamento dei contenuti da parte di Mountain View potrebbe rappresentare una grande svolta per gli editori, a cui finora Google ha garantito traffico ma mai un compenso per le notizie prodotte, creando peraltro alcune tensioni. Il colosso statunitense, infatti, si è già rifiutato di pagare gli editori da cui giungono le notizie incluse, con tanto di snippet, nei risultati del motore di ricerca, cosa invece prevista dalla riforma europea sul copyright. Se i rumours si rivelassero veritieri, Google potrebbe scegliere di percorrere una strada simile a quella di Facebook e Apple, che hanno già stretto accordi con gli editori.